Venerdì 21 Novembre, alle ore 19.30, presso la Casa dei Giovani “Peppe Condello” (sita in via Cardinale Portanova, n.184) si è svolta la presentazione dell’offerta formativa per l’anno 2014-2015 che l’associazione Attendiamoci Onlus, da tredici anni attiva sul territorio reggino, promuove presso questa struttura, e non solo, per i giovani della città.È stata una occasione anche per rinnovare la collaborazione e il lavoro sinergico e di rete con istituzioni locali ed enti di formazione, rappresentati ieri sera dal Comandante della Guardia di Finanza A. Barbera, dal vicario generale dell’arcidiocesi don Giovanni Polimeni, dal dirigente scolastico dell’ITE Piria, l’Ing. Ugo Neri, dall’assessore provinciale alla cultura e legalità, dott. E. Lamberti Castronuovo e dalla dott.ssa Tilde Minasi, assessore alle politiche sociali nell’anno in cui prese avvio il progetto della Casa dei Giovani “Peppe Condello”.Dopo il saluto del presidente dell’associazione, don Valerio Chiovaro, Letizia Porcino, socia di Attendiamoci, una delle responsabili della struttura che ha ospitato la presentazione, ha ricordato la sfida accolta un anno fa, quando la Casa dei Giovani dovette cambiare sede, in seguito alla necessità di ampliamento dei locali dell’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati, costringendo ad una rapida attività di trasloco dalla sede della ex Eca di Viale Amendola al luogo della nuova collocazione, la ex scuola di Eremo, chiusa ed in disuso ormai da anni.Nata con l’obiettivo di creare una atmosfera familiare, un posto di serenità, un luogo di svago e formazione, la Casa dei Giovani “Peppe Condello”, centro di aggregazione giovanile, è divenuta negli anni punto di riferimento in città, grazie alle attività formative proposte e ai diversi servizi offerti alla cittadinanza. Uno tra questi, il supporto didattico gratuito, è possibile grazie ad un gruppo consolidato di insegnanti che mette a disposizione dei ragazzi competenze per materie di scuola media inferiore e superiore ed anche universitarie, come ha spiegato la Prof.ssa Scali, una delle docenti che contribuisce alla erogazione di questo servizio. Anche per quest’anno si rinnova il Protocollo di Intesa con l’Ordine dei Medici Chirurghi, che gestisce ogni 15 giorni uno sportello di medicina preventiva con consulenze gratuite. Grazie all’opera di volontariato di numerosi professionisti, si attiveranno dei corsi di formazione, in particolare un corso di AutoCad, gestito da Francesco De Lorenzo, che collabora con l’Università Mediterranea, un corso di Video Editing, diretto da Antonio Melasi, ed un corso di cake design. Una volta al mese continuano ad essere organizzati il Caffè Letterario ed il Cineforum. La Casa dei Giovani nasce con l’idea di essere una struttura aperta, un luogo in cui fare rete con altre realtà del territorio: da ciò prende avvio la collaborazione con l’Orchestra Giovanile dello Stretto del maestro A. Monorchio; con l’Aisla, presente ieri con la presidente della sezione Reggio Calabria, Francesca Genovese, che potrà usufruire dei locali della Casa dei Giovani per organizzare incontri per i familiari dei pazienti colpiti da s.l.a.; e con la Federazione Italiana di Dama, rappresentata dalla prof.ssa Putortì, che ha presentato il progetto di avviare un corso base di dama, che possa aiutare gli appassionati a formarsi e portarli a partecipare ai campionati regionali, nazionali ed internazionali, come avverrà per Natale Laganà, giovane campione di dama, che da qualche anno frequenta i cammini formativi proposti da Attendiamoci, il quale parteciperà a dicembre ai campionati mondiali. Da quest’anno l’associazione Attendiamoci ha deciso di cogliere l’invito di papa Francesco di vivere lo sport come esperienza educativa, attraverso la partecipazione ai Tornei del CSI con una squadra di calcio a 7 ed una di basket. Un’altra scommessa educativa è quella musicale: da quest’anno l’associazione ha una giovane band, il cui nome, “The Smoking Tends”, esemplifica l’intento di lanciare dei segnali ai giovani attraverso la musica.La serata è proseguita con la presentazione delle altre unità operative e strutturali che costituiscono l’associazione Attendiamoci: due percorsi formativi rivolti ai ragazzi delle scuole superiori (il martedì ed il giovedì pomeriggio), fatti di incontri settimanali volti ad aiutare i giovani a creare relazioni significative per la propria crescita; un percorso pensato per gli universitari, dal titolo “[U]niveRCity” per dar loro la possibilità di una formazione completa, attraverso laboratori di coworking, con l’intento di sviluppare una cultura imprenditoriale e collaborare con l’Università; il progetto “Impre-Giro”, viaggi in città italiane per incontrare esperienze imprenditoriali ed eccellenze nazionali e cogliere le idee innovative e il modo di fare impresa; le “Officine del Lavoro”, un progetto nato in un immobile, ubicato a Lazzaro, donato all’associazione dalla famiglia Ursino-Canale, che accoglierà, all’interno dei laboratori, giovani spinti dall’intuito imprenditoriale e dalla voglia di fare del loro sogno un’esperienza concreta; il Villaggio dei Giovani, bene confiscato alla criminalità organizzata, nei quali i ragazzi ricevono una formazione teorica e pratica; la Bet Midrash, in cui si fa famiglia, si vive uno accanto all’altro, comunitariamente e con disciplina; la Casa editrice, ulteriore strumento di formazione ed attività di animazione in strada, per offrire occasioni di incontro e di cultura nelle piazze reggine. Da qualche anno, Attendiamoci ha varcato i confini della nostra città ed ha attivato due sedi, a Milano e a Pavia, gestite da giovani reggini che studiano in queste città, e sta attivando un terzo nucleo a Roma. L’idea è quella di offrire attività formative ed accoglienza alle matricole perché, allontanandosi dalla propria città, possano trovare un clima ed un ambiente familiare che li aiuti a vivere con serenità e con le giuste motivazioni gli anni universitari.Don Giovanni Polimeni, nel suo intervento, si è detto entusiasta dell’attività dell’associazione, “terreno e tessuto su cui il Signore sta operando, attraverso questi giovani capaci di portare avanti tanti progetti utili per i loro coetanei”.Nel suo intervento conclusivo, don Valerio Chiovaro ha sottolineato l’importanza che le diverse attività pensate per la cittadinanza siano legate non tanto a delle persone che le mettono in pratica quanto a dei valori e delle idee che le sostengono, per continuare a perseguire il sogno di un cambiamento positivo.