di Eva Curatola – “Non so se esiste un disegno divino, se le persone che s’incontrano sono destinate a farlo o se la vita è solo una serie di coincidenze, di incognite che casualmente si impongono. Non ho mai avuto un’idea chiara al riguardo, posso solamente dire che alcuni eventi della nostra vita si muovono in maniera cosi sincronizzata da far pensare a qualcosa che li guidi.”
Questa è la storia di Nicola e Sofia, una storia come poche, ma allo stesso tempo come tante. Due giovani che all’inizio vivono una storia d’amore magica, che pian piano diviene prima realtà e poi abitudine. Stavano cosi bene insieme, ma cosa è successo alla vita dei due protagonisti? Cosa è successo ai due chiusi in una camera d’albergo con il cartello “non disturbare” sulla porta? Dove sono finite la passione, la complicità?
Fabio Volo non smette di stupire e con il suo ultimo libro non fa altro che far innamorare per la millesima volta il lettore, delle sue storie, delle sue parole. Si perché quest’ultima opera, cosi come anche le precedenti, è un’immersione nella vita quotidiana di una coppia, nell’evoluzione di un amore. Volo racconta la crisi che si scatena alla nascita di un figlio e, ancora di più, racconta di quando qualcosa rompe l’incantesimo tra due innamorati. E suggerisce, lascia intravedere una risposta, una via d’uscita. È come se i protagonisti dei suoi romanzi più amati, “Il giorno in più” o “Il tempo che vorrei”, si ritrovassero ad affrontare quello che viene dopo l’innamoramento, la responsabilità e la complessità dello stare insieme per davvero. Insomma lo “step” successivo, quando bisogna capire realmente cosa si vuole dalla vita.
“Il segreto di una relazione non è continuare ad amarsi, ma far andare d’accordo le due persone che si diventa stando insieme.”
Una storia coinvolgente, in cui tutti potranno rivedersi nelle piccole cose, le uscite e le chiacchiere con gli amici, il primo incontro con la persona amata, e poi i dubbi, le liti. Il tutto viene inoltre reso ancora più reale dal fatto che si tratta di una storia autobiografica celata da personaggi di fantasia.
Criticato dai più a causa del suo linguaggio troppo semplice, e perché considerato poco erudito, Volo ha la capacità unica di esprimere al meglio i sentimenti dell’animo umano. Certamente i suoi libri non potranno mai esser paragonati ai grandi classici, in quanto si tratta per lo più di letture brevi, ma profonde, libri ideali da leggere sotto l’ombrellone, ma che coinvolgono il lettore fino a fargli dimenticare la realtà.
“Non ci serviva altro, bastavamo a noi stessi, non dovevamo creare situazioni particolari per essere felici, la felicità era lì con noi e dovevamo solo viverla.”