‘Voci nell’ombra’, doppiatore calabrese vince grazie alla serie Grey’s Anatomy
01 Novembre 2016 - 19:30 | di Pasquale Romano

GREY'S ANATOMY - ABC's "Grey's Anatomy" stars Chyler Leigh as Lexie Grey, Kevin McKidd as Owen Hunt, Sarah Drew as April Kepner, Eric Dane as Mark Sloan, Kim Raver as Teddy Altman, Chandra Wilson as Miranda Bailey, Patrick Dempsey as Derek Shepherd, Justin Chambers as Alex Karev, Ellen Pompeo as Meredith Grey, James Pickens, Jr. as Richard Webber, Sara Ramirez as Callie Torres, Jessica Capshaw as Arizona Robbins, Sandra Oh as Cristina Yang and Jesse Williams as Jackson Avery. (ABC/BOB D'AMICO)
Il doppiatore calabrese Tony Sansone ha ottenuto il premio per miglior voce non protagonista al Festival Nazionale “Voci nell’ombra”. La storica kermesse si è svolta a Savona e ha visto Sansone primeggiare nella categoria destinata alle serie televisive. Il personaggio doppiato da Sansone, e che gli è valso il premio, è quello di Jason George, di Gray’s Anatomy, a cui dà volto l’attore Ben Warren. L’attore cosentino ha ricevuto il premio direttamente dalle mani del sindaco della città, Ilaria Caprioglio.
Per Sansone, cosentino di Paola, una grande soddisfazione giunta nel corso di una carriera che lo ha già visto doppiare alcuni dei più importanti attori mondiali. Nella sua lunga carriera Sansone ha doppiato il dottor Foreman della serie “Dottor House” ma anche Robert Downey junior in “Good night and good luck”, Cuba Gooding junior in “Intrighi e bugie”, Mark Wahlberg in “Il pianeta della scimmie” e Matthew McConaughey in “Nessuno è al sicuro”.
‘Ricevere un premio così importante è sempre una cosa molto emozionante – racconta ai microfoni del ‘Quotidiano del Sud’– che ti gratifica, che ti ripaga di tanti sacrifici. Ricordi che ti restano dentro. Ecco perchè, oltre a chi ha votato, il mio ringraziamento non può non andare alla direttrice del doppiaggio, Giuppy Izzo, che mi ha scelto per questo personaggio e poi al pubblico che sceglie e apprezza queste fiction, proprio come nel caso di Gray’s Anatomy’.
Sansone, dall’alto della sua esperienza, racconta l’evoluzione del mestiere negli ultimi anni: ‘Il doppiaggio è cambiato tanto io ho cominciato che ero praticamente un ragazzino con un grande maestro che era Pino Locchi. Per fortuna resta ancora un mondo assolutamente affascinante e magico, io in tutti questi anni non mi sono mai annoiato un giorno. Una professione che negli anni Ottanta era assolutamente sconosciuta al grande pubblico e oggi non è più così, grazie al lavoro di stampa, festival e appassionati’
