È all’insegna del logo “ Sportivamente donna “ che giorno 8 Marzo, in ricorrenza della Giornata della donna, si sono aperte le porte dell’ Auditorium dell’Istituto “N.Pizi” di Palmi, Liceo Classico e Scientifico.
Un incontro voluto fermamente dalla D.S., Prof.ssa Maria Domenica Mallamaci, che ha sostenuto l’iniziativa proposta dal Dipartimento di Scienze Motorie, sottolineando, ad inizio convegno, il ruolo della donna nella società moderna e “l’importanza dell’empatia che si deve perseguire nel rapporto uomo-donna e la necessità di credere nelle potenzialità proprie della donna, tra cui non manca certamente la predisposizione alla studio e alla ricerca. Lo sport, in particolare, è quel mezzo attraverso il quale si possono più facilmente veicolare alcuni valori, tra cui soprattutto il rispetto e, proprio nello sport, la donna può estrinsecare la sua tenacia alla fatica e la sua determinazione nel volersi mettere in gioco, senza mollare mai”.
Bellissime parole, confermate dall’intervento del Sindaco di Palmi, Dottor Giovanni Barone, che ha sottolineato come nella sua amministrazione comunale egli abbia dato ampio spazio alla presenza femminile, sia in veste di Assessori che di Dirigenti Comunali.
In una sala gremita di studenti, hanno preso a turno la parola le ospiti all’uopo invitate, esprimendo “grande soddisfazione per aver dato il patrocinio della manifestazione alla FIDAPA”, nella persona dell’ Avv. Clara Tripodi, Presidente della Sez. di Palmi, che ha sottolineato come “ bisognerebbe colmare le differenze di genere, lavorando insieme e facendo squadra; il nostro motto, infatti, “He for she”, tende ad evidenziare come solo insieme si potrà riuscire ad avere un’esperienza di vita che sia degna del nostro essere donna”.
Molto spazio è stato concesso alla Presidente del Comitato FIV Calabria-Basilicata, Valentina Colella, docente referente EMFS ATP di Reggio Calabria. Intrattenendo gli studenti sui passaggi più importanti della sua esperienza nello sport, unica donna del Gruppo dei Presidenti dei vari Comitati della Federazione Italiana Vela, ha messo in risalto “ l’impegno, la determinazione, la tenacia che hanno caratterizzato il mio percorso professionale, facendomi raggiungere l’obiettivo di essere considerata come persona, al di là della differenza di genere. Certo, le difficoltà non sono state poche, anche perché la donna è impegnata in altri ruoli che deve comunque sostenere, quali quello di madre, di compagna, di professionista sul lavoro. Ma noi donne abbiamo tutte le risorse necessarie per affrontare l’attività sportiva e trionfare nello sport, raggiungendo mète importanti che dimostrano l’uguaglianza di genere”. Ha, poi, presentato la Carta Europea dei Diritti delle Donne nello Sport.
Non potevano mancare alcune rappresentanti delle Atlete Golem Volley di Palmi, Serie A2 Pallavolo F, Tiziana Veglia e Ilaria Angelelli. Quest’ultima, prendendo la parola, ha raccontato la passione che l’ha sempre spinta a perseguire obiettivi sportivi di grande livello: “Fare sport non vuol dire escludere lo studio e limitarsi nel prosieguo della carriera universitaria. Io stessa, oggi Architetto, rappresento per voi, giovani donne, la prova tangibile che se c’è la passione di fondo in quello in cui crediamo, tutto si può conciliare e i nostri sogni possono diventare realtà”. Ilaria Angelelli, con la sua appassionata testimonianza, ha pilotato su di sè l’attenzione dell’uditorio che ha manifestato grande interesse all’ascolto e simpatia per l’atleta.
La mattinata è trascorsa tra relazioni e dibattito tra ospiti e alunni che, particolarmente interessati alla tematica, sono spesso stati i protagonisti del convegno.
Ad introdurre i lavori di seminario è stato un video che gli studenti del Pizi – indirizzo Scientifico – hanno realizzato, presentando una carrellata di immagini e foto relative alle atlete di tutto il mondo, ognuna per la propria disciplina sportiva; di grande abilità tecnica e perfino toccante è stata la coreografia realizzata dalle studentesse del Liceo, sulle note musicali e sul testo dell’ultimo pezzo di Fiorella Mannoia.
“Mantenere un buon fisico, vuol dire, prima di tutto, voler raggiungere il benessere psico-fisico e questo si può fare a tutte le età”. È quanto ha espresso Angela Bonaccorso, Direttrice Tecnica Regionale di Aerobica della Federazione Ginnastica Italiana, Tecnico della Società Sportiva Ritmica Kolbe di Palmi e Giudice di gara, rendendo attuale il conosciutissimo motto “mens sana in corpore sano”. Dall’antichità ai giorni nostri, forse ancor più oggi, con la vita sedentaria che viene vissuta in ogni settore dietro a un monitor, torna molto utile riscoprire i vantaggi di un buon allenamento fisico che si ripercuote sul benessere di tutta la persona, creando boccate d’ossigeno e ottimismo verso la vita.
“Non bisogna demordere: la grinta è quel qualcosa in più che bisogna mettere in campo per raggiungere traguardi ritenuti insperati”; a parlare è stata Teresa Pepe, atleta di spicco del Crossfit, sport emergente che si sta diffondendo nel nostro Paese, da molti considerato non propriamente “femminile”. Eppure, le sue competizioni in Irlanda ed in Spagna e i livelli raggiunti testimoniano che nulla è di ostacolo alla donna in quanto tale, ma tutto è possibile, se supportato da passione per quello che si fa, da tenacia e determinazione.
Attività formativa fin dall’antichità, quando gli atleti venivano allenati per concorrere poi nelle Olimpiadi dell’antica Grecia, l’importanza di praticare lo sport “al femminile” è stato il messaggio della giornata della donna anche nelle parole della Prof.ssa Matilde Schiano, docente del Pizi, indirizzo Sportivo, nonché Coordinatrice del Centro Sportivo Scolastico e Fiduciario CONI: ” Ho dovuto impiegare tutte le mie forze per dimostrare caparbietà ed, in un certo senso, coraggio, perché negli anni ’80, quando divenni campionessa italiana di canottaggio, avevo davanti a me da scavalcare un mondo “al maschile” e, senza mollare mai, mi sono messa in gioco, insieme a Lorella D’Ambra, atleta di spicco e mia compagna d’avventura della Canottieri Napoli, cercando di “fare l’omm” (fare l’uomo, in napoletano), pur di dimostrare l’uguaglianza tra i generi”.
La fatica, per la donna, non è solo fisica: bisogna vincere i preconcetti che vi siano spazi prettamente maschili e compiti strettamente femminili. La battaglia ideologica dell’ 8 Marzo consiste in questo scardinamento mentale di luoghi comuni che, col passare degli anni e grazie alle pioniere in tutti i settori, oggi consentono alla donna di trovarsi lì dove fino a qualche decennio fa sedeva solo l’uomo.
“Una donna, per raggiungere gli obiettivi professionali che si prefigge, deve, ancora oggi, lavorare il doppio dell’uomo, lottando spesso contro pregiudizi radicati nella mentalità comune maschilista che difficilmente vuole cedere il passo alla differenza di genere. Ma la donna deve farsi sempre valere perché, con piccoli passi nei diversi settori e seppur con grande fatica, è riuscita a ricoprire ruoli fino a poco tempo fa di solo appannaggio maschile”. È quanto ha dichiarato, a conclusione del dibattito, la Dott.ssa Maria Rosa Garipoli che è stata la prima Dirigente donna nel Comune di Palmi.
Marilea Ortuso
