Reggio in piazza per il ‘no’ alla guerra, la comunità ucraina: ‘Siamo un popolo pacifico’

La disperazione nelle parole della comunità ucraina e l'abbraccio della società civile reggina intervenuta in piazza insieme alla politica ed alle sigle sindacali

Manifestazione Piazza Italia Contro Guerra Ucraina 1

“Il pacifismo è nel nostro dna” lo ha detto, ai microfoni di CityNow, il neosegretario democrat Antonio Morabito, oggi durante la manifestazione contro la guerra scatenatasi tra Russia e Ucraina.

L’esponente del centrosinistra, però, insieme al gruppo metropolitano del Partito Democratico non è l’unico ad essere sceso in strada. Fulcro dell’evento la centralissima piazza Italia, in cui si è registrata anche la presenza di diverse sigle sindacali e della comunità ucraina a Reggio Calabria.

Morabito (Pd): “Facciamo sentire la nostra voce”

Antonio Morabito Segretario Metropolitano Pd Reggio Calabria

“Oggi abbiamo aderito a questa iniziativa per ribadire il nostro fermo “no” alla guerra, alle aggressioni, alla violenza. Dobbiamo fare sentire la nostra voce unita e unanime. Lo devono fare i partiti di tutta Italia, ma lo deve fare anche l’Europa, solo uniti risulteremo davvero forti. Ogni popolo deve essere libero di autodeterminarsi”.

E sulla presenza in piazza degli attiviste e dei sindacati, Morabito ha detto:

“Il Pd, in Calabria, sta aprendo una stagione nuova. Vogliamo collaborare con tutti. Faremo della sinergia e dell’ascolto i nostri punti di forza”.

La preoccupazione della comunità ucraina di Reggio Calabria

Manifestazione Piazza Italia Contro Guerra Ucraina

“No alla guerra, si alla pace”.

È questo il messaggio lanciato dalla comunità ucraina intervenuta a piazza Italia questa mattina.

“Noi siamo un paese pacifico, non avevamo mai avuto nessun problema ed oggi ci troviamo a combattere contro un mostro che si chiama Putin. Oggi, noi, siamo stati lasciati soli. A Reggio Calabria stiamo bene, ma non possiamo voltarci dall’altra parte mentre il nostro Paese viene abbandonato. Chi è che si è davvero schierato al nostro fianco?”.

Nei volti e nelle parole delle persone in piazza si legge la preoccupazione, la disperazione di non sapere cosa ne sarà del proprio Paese, di parenti e amici lontani di cui da giorni non si hanno più notizie.

“Sento male al cuore – ha detto una signora – penso alle persone che amo che sono ancora lì e all’impossibilità di raggiungerci qui e di mettersi in salvo. Allo stesso tempo, però, voglio ringraziare il Presidente Zelenskyy che si è dimostrato sempre fermo nelle sue decisioni per salvare l’Ucraina ed i suoi abitanti”.

Pititto (CGIL): “Servono soluzioni incisive”

Pititto

“La guerra non ha mai ragione di esistere. È evidente che quando si arriva al confronto bellico ci sono dei dittatori, dei pazzi e, ovviamente, dei problemi”.

Sono le parole di Gregorio Pititto, Segretario Generale della CGIL Reggio Calabria – Locri, in piazza insieme alla sua sigla sindacale per ribadire il contrasto alla guerra e ad ogni forma di violenza.

“Questa iniziativa vuole essere uno stimolo affinché le istituzioni mettano in piedi decisioni incisive che vadano aldilà delle sanzioni applicate fino ad ora. L’Europa deve intervenire innanzitutto per fermare la guerra, ma anche per mettere in campo soluzioni politiche e geopolitiche che possano garantire all’Ucraina di poter continuare a svolgere l’attività di Stato”.

In piazza non ci sono solamente politici, sigle sindacali e associazioni, ma anche tanta gente comune. A tal proposito, Pititto ha affermato:

“La società civile ha risposto in maniera importante. La comunità ucraina oggi ha raccontato le difficoltà nel mettersi in contatto con i propri cari, hanno perso le notizie, si tratta di un momento difficile, c’è tensione anche in piazza. Ognuno cerca di aiutare come può, una cosa è certa, questa è sola la prima di una lunga serie di manifestazioni”.