AAA Reggina cercasi. Amaranto ko anche con la Sicula Leonzio, Drago a rischio

La Reggina cade ancora, la cura Drago non funziona. Arriva la medicina?

La Reggina non c’è. Manca il gioco, assente il carattere, identità latitante. Gli amaranto cadono al Granillo contro la Sicula Leonzio, la posizione di Drago a questo punto è a rischio.

LE SCELTE INIZIALI

Drago conferma il 4-3-1-2, al posto di Doumbia in attacco c’è Baclet. De Falco e Bellomo i due vertici della mediana, completata dalle mezze ali Zibert e Marino. In difesa conferma per Salandria terzino sinistro, insieme agli intoccabili Kirwan, Gasparetto e Conson.
Sicula Leonzio di mister Torrente con il 4-3-3, è Miracoli il riferimento offensivo, supportato da Marano e Russo.

AVVIO ILLUSORIO

Parte bene la Reggina, amaranto vicini al gol dopo appena 2’. Affondo di Kirwan sulla destra, cross in mezzo per Baclet, l’attaccante amaranto non ci arriva per una questione di centimetri. Intensità e pressing alto per la formazione di Drago che (fatto non usuale) indovina l’approccio alla gara.

Bellomo spesso e volentieri si allarga sul centro sinistra, Strambelli lo affianca per quello che diventa presto un 4-3-2-1 in casa amaranto. Al 14’ ospiti pericolosi con il colpo di testa di Ferrini da angolo, palla alta sopra la traversa.

LACRIME DI PIOGGIA

Con il passare dei minuti, la Sicula Leonzio prende il comando della gara. Predominio che si trasforma subito nel gol del vantaggio: al minuto 29, Russo dalla sinistra crossa sul secondo palo, Marano sovrasta Salandria e di testa supera Confente.

Reggina che sembra accusare il colpo dello oa1, siciliani ancora pericolosi al 33’, bravo Confente a distendersi sul colpo di testa di Miracoli. Non funziona nulla, in particolare l’asse Kirwan-Zibert imbarca troppa acqua sul binario destro con l’ex Squillace che è una spina nel fianco.

Il primo tempo si chiude con una timida reazione amaranto, al 35’ ci prova Strambelli con un corner insidioso soltanto sfiorato da Zibert, e una conclusione a botta sicura di Bellomo respinta dalla difesa di Torrente.

LA REAZIONE NON BASTA

La ripresa si apre con l’ingresso di Franchini al posto di Zibert, Reggina che in avvio palesa le stesse difficoltà della prima frazione. Al 50’ ci prova l’ex amaranto Laezza con un destro dalla distanza che termina a lato.

Al 52’ Drago richiama il solito, inguardabile, Baclet, che esce tra i fischi di un Granillo spazientito lasciando il posto a Martiniello. Il piede sinistro di Strambelli è l’unico appiglio di speranza, l’ex Matera al 59’ disegna una parabola potente e angolata che si stampa sulla traversa.

Il triplo cambio (dentro anche Tulissi per Marino) modifica almeno in parte l’anima e l’atteggiamento della Reggina. Amaranto in pressione costante (anche se confusa) alla ricerca del pareggio, Sicula Leonzio che si barrica in trincea a difendere il vantaggio.

FINISCE L’ERA DRAGO ?

Al 77′ ospiti che vanno vicini al raddoppio con D’Angelo, servito da Miracoli con una finezza di tacco, conclusione ravvicinata debole disinnescata da Confente. Drago si gioca tutte le carte offensive a disposizione, si rivede Sandomenico nell’ultimo quarto d’ora con un nervoso Bellomo a dargli il cambio.

Nel finale non succede nulla, Reggina costretta ad incassare l’ennesima sconfitta. Play-off che si allontano per gli amaranto, la vittoria con il Catania è stata una parentesi casuale in mezzo ad un mese abbondante di brutte sconfitte arrivate con un gioco completamente assente. L’era Drago, a questo punto, potrebbe finire anzitempo.