Accademia Belle Arti di Reggio, protesta e occupazione degli studenti

Situazione instabile che noi studenti stiamo vivendo ormai da quasi tre anni ha raggiunto il culmine della nostra tolleranza"

Lettera di protesta e di occupazione pacifica giorno 3 novembre presso l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, da parte degli studenti.

Gli studenti occupano l’Accademia di Belle Arti

“Con la presente,
gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria intendono informarLa dell’occupazione pacifica di protesta dell’edificio istituzionale (via XXV luglio) giorno 3 Novembre.

Il motivo di tale decisione è legato alla situazione instabile che noi studenti stiamo vivendo ormai da quasi tre anni, e che adesso ha raggiunto il culmine della nostra tolleranza, a seguito del blocco del Consiglio Accademico e della mancanza di una figura effettiva di Direttore.

I motivi della protesta

  1. Sono mesi ormai che regna una disorganizzazione generale con ritardi annessi a livello amministrativo, che inficiano non poco il proseguimento del percorso accademico di ognuno di noi.
  2. Non vi è mai sicurezza circa l’orario didattico, sull’avvio dei corsi, sull’efficienza della Segreteria didattica, che certamente non può dipendere solo da una persona. Ad oggi non è stato ancora pubblicato il calendario di inizio delle lezioni che, da planning istituzionale, partiranno martedì 2 novembre.
  3. Un’altra grave problematica si riscontra ogni anno durante la sessione di esami di marzo durante la quale, a causa di un orario didattico non organizzato, non siamo nelle condizioni di poter sostenere esami per la non conclusione delle ore delle materie.
  4. Gravi disagi persistono anche sulla parte del Diritto allo Studio da parte dell’Accademia nei confronti dell’Università Mediterranea per l’erogazione delle borse di studio, che dovrebbero garantire agli studenti un corretto proseguimento del percorso universitario.

Gli studenti pagano le tasse e pretendono i loro diritti allo studio. Non possiamo più ignorare tutto questo e pazientare davanti al menefreghismo e alla mancanza di interesse e rispetto verso chi è il vero motore dell’Accademia, cioè gli studenti, che la vivono e la animano ogni giorno. Pretendiamo maggiore attenzione da tutte le Istituzioni, territoriali e ministeriali. Chiediamo la presenza di un Commissario, sperando che la nostra voce non venga violata né zittita, anche questa volta.

Siamo stanchi di inseguire e subire i colpi di questa pallina da ping pong di una partita che dura da tre anni, senza vedere mai una fine, mai una vittoria.

La nostra Accademia risulta una delle migliori in Italia e non possiamo permettere a nessuno di infrangere questa realtà, soprattutto non dopo che abbiamo lavorato tanto per migliorarla negli anni.

Portiamo avanti tutti la bellezza della nostra Accademia, che ha una storia meravigliosa, e che è rimasta una delle poche, se non unica, testimonianza di arte nel nostro territorio. L’unico palcoscenico della nostra città. In cui si fa arte e si offre la possibilità ai ragazzi di fare arte senza lasciare la propria terra d’origine.

Motore di arte e orchestra di opportunità, non facciamola sprofondare negli abissi di una partita di ping pong infinita.

Non siate complici di questa gravissima sconfitta o di questo chiassosissimo silenzio. Ascoltate la nostra voce: chiediamo che venga fatta luce su questa storia e chiediamo che il nostro diritto allo studio non venga ignorato.

La Consulta degli Studenti”.