Aeroporto dello Stretto, De Felice: "Investimento storico. Le chiacchiere stanno a zero"

Il presidente di Sacal Arturo De Felice parla dell'investimento di ammodernamento dell'aeroporto dello Stretto, dei voli presenti nello scalo reggino e dei rispettivi prezzi

“Le chiacchiere stanno a zero”.

Esordisce così il presidente Sacal Arturo De Felice intervistato dalla stampa locale prima della conferenza riguardante i 25 milioni destinati all’Aeroporto dello Stretto. Un traguardo importante che i reggini attendevano da tempo e che fornisce buone speranza per veder finalmente risorgere lo scalo reggino.

De Felice prosegue:

“Questa è una legge finanziaria dello Stato. Credo sia la prima volta che un investimento così importante viene indirizzato all’aeroporto di Reggio Calabria. Un investimento indispensabile, che capita ‘a fagiolo’ per la situazione in cui vige al momento la struttura. Un vero e proprio momento di riscatto. Mentre parliamo tre aerei stanno partendo per Roma, Milano e Torino. Abbiamo fatto l’impossibile e continueremo a farlo per mantenere i voli”. 

De Felice, oltre a ricordare l’impegno della Sacal, rivolge un appello ai viaggiatori:

“L’utenza non deve allontanarsi ed emigrare verso altri scali, deve rimanere a Reggio Calabria”.  

Il presidente della società aeroportuale calabrese viene incalzato anche su tematiche relative ai viaggiatori, come ad esempio l’abbattimento dei prezzi. Come si può scegliere di volare da Reggio se i prezzi risultano proibitivi?

“La soluzione all’abbattimento dei prezzi – afferma De Felice sarebbe la diversificazione delle compagnie, solo attraverso la concorrenza si potrebbe avere un netto taglio. Affinchè questo accada è necessario un consistente bacino di utenza, se i passeggeri sono pochi, così come lo sono a Reggio Calabria è naturale l’instaurarsi di un monopolio”.

De Felice conclude:

“I voli presenti all’Aeroporto dello Stretto in questo momento sono anche troppi, alcuni non raggiungono la capienza completa, ma se si prenota con il giusto anticipo viaggiare non è poi così dispendioso”.