Valorizzazione degli alberi monumentali calabresi, presentata proposta di legge

Alcuni degli esemplari censiti, di notevole pregio e spettacolarità, sono entrati a far parte dell'elenco nazionale degli alberi monumentali

I consigliere regionali Antonio Montuoro e Pietro Raso, insieme al presidente del consiglio regionale Filippo Mancuso, hanno presentato una proposta di legge relativa alla “Tutela e valorizzazione degli alberi monumentali e della flora spontanea autoctona della Calabria”,

recante modifiche e integrazioni alla legge regionale 7 dicembre 2009, n. 47.

La proposta è volta a tutelare, valorizzare e promuovere gli alberi monumentali di Calabria, complessivamente 137 secondo l’ultimo censimento del 2023. Si tratta di alberi di straordinaria valenza naturalistica inseriti nel primo “elenco regionale” redatto ai sensi della normativa regionalecin materia.

“La Calabria è ricca di alberi monumentali iscritti nell’elenco Nazionale o in quello Regionale e tanti sono i luoghi incontaminati che presentano realtà botaniche e vegetazionali di grande interesse naturalistico che, se opportunamente valorizzati e promossi, potrebbero dar vita ad importanti presenze di turismo naturalistico attento interessato alla salubrità dei luoghi ed alla biodiversità di cui la Calabria è ricca”, si legge nella proposta.

Alcuni degli esemplari censiti, di notevole pregio e spettacolarità, sono entrati a far parte dell’elenco nazionale degli alberi monumentali gestito dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

Tra questi figurano il Platanus orientali di Curinga, in provincia di Catanzaro, il più grande d’Italia. Originario dell’Asia Occidentale, è un albero monumentale di particolare interesse naturalistico, storico, paesaggistico, culturale ed etno-antropologico, possiede straordinarie caratteristiche botaniche e agronomiche, ha una circonferenza di circa 15 metri ed un’altezza di oltre 31 metri e presenta un tronco cavo con un’apertura larga più di 3 metri.

Nel 2020 per il suo pregio naturalistico è stato eletto “Albero Italiano” ed è stato definito dai botanici “monumento verde e silenzioso testimone secolare”. Nel 2021 il Platano di “Vrisi” Curinga, si è classificato secondo al concorso europeo come albero rappresentativo delle nazioni dell’Unione Europea con oltre 78mila voti.

Nell’elenco del Ministero figurano anche l’abete bianco del brigante Musolino, in provincia di Vibo Valentia, che legenda vuole sia stato punto di riferimento e sede di incontri tra briganti, al faggio di Cerzeto, un esemplare di circa 40 metri scelto da San Francesco di Paola per le sue soste durante i viaggi.

Fanno parte dell’elenco degli alberi monumentali splendidi esemplari di castagno come quello rilevato nel comune di Cerva che rappresenta oramai un simbolo per i castanicoltori del luogo, imponente con i suoi 9 ,5 metri di circonferenza del tronco e quelli nel comune di San Luca come il castagno di Pietra Cappa e quello di Fontanelle, entrambi maestosi con una circonferenza del tronco rispettivamente di 6,5 e 9,5 metri.

Il lavoro di censimento ha riguardato comunque, non solo gli alberi inseriti in contesti naturalisti ma, anche quelli inseriti nei contesti urbani e che sono diventati parte integrante del paesaggio come ad esempio il gruppo di Abeti bianchi presso la fontana in loc. Tre Aie di Reggio Calabria e l’olmo di Terravecchia in Piazza del Popolo che oltre a caratterizzare la piazza la inonda di frescura con l’estensione ellittica della sua chioma di oltre 13 metri.

“La Regione Calabria -si legge nella proposta- attraverso questa proposta di modifica e integrazione alla legge L.R. 47/2009, riconoscendo il valore storico, naturalistico, scientifico e culturale degli alberi monumentali, con l’introduzione del comma 1 bis, istituisce un fondo regionale per la conservazione, la salvaguardia e la valorizzazione dei beni oggetto di tutela, al fine di migliorare la funzione naturalistica, sociale e turistica, anche favorendo progetti di educazione ambientale.

La proposta di legge determina oneri a carico del bilancio regionale, determinati nel limite massimo di euro 50.000,00 per ciascuna annualità del bilancio 2023 – 2025 per l’istituzione di un fondo regionale per la conservazione, la salvaguardia e la valorizzazione degli alberi monumentali calabresi, previsto dall’articolo 1 della proposta di legge”.