Alica Festival, D'Ascola e Bungaro interagiscono con gli studenti: "Siate curiosi" - FOTO

Bungaro e D'Ascola si mostrano molto disponibili ed empatici con gli studenti, con i quali interagiscono per lungo tempo esponendo loro la bellezza della nostra terra

“Scusate ma voi siete quello che ha cantato Gabbia di ossa?”

Questa è la domanda che uno studente rivolge a Bungaro riferendosi alla canzone “Imparare ad amarsi” interpretata e cantata con Ornella Vanoni. Un pò esilarante ma molto vera e può essere intesa come il riassunti di “Di terre, musica e parole”.

L’infotainment del sociologo docente esperto Fulvio D’Ascola, con la partecipazione prestigiosa e speciale del cantautore Bungaro ,diventa l’occasione per una validissima azione di narrazione e di empatia con gli studenti dell’I.I.S. Euclide di Bova marina.

“Cerchiamo di dare grandi opportunità ai nostri studenti – afferma la dirigente Carmen Lucisano – ed avere testimonial della società civile,della cultura ed in questo caso della grande musica ,è un valore aggiunto per la nostra scuola e per loro , che devono sapere cogliere queste importanti interazioni.Ringrazio tanto Bungaro per la sua bellissima presenza,con Fulvio D’Ascola abbiamo effettuato in precedenza ottimi percorsi didattici e con Silvio Cacciatore direttore artistico di Alica Festival, siamo in contatto per interagire con la sua attività teatrale nell’oratorio salesiano.” 

Sessanta minuti intensi, con un racconto multimediale che inizia con la canzone di Bungaro “Il deserto” sottofondo di un frame videoclip. Fulvio D’Ascola inizia a parlare di musica e di terra, di suoni tribali e di percussioni, interagendo con gli studenti e facendo battere le mani a tempo, per accompagnare un video con suoni di percussioni africane, facendo comprendere come può nascere una composizione musicale in questo modo.

Le immagini e i suoni lasciano spazio all’interazione di dialogo monologo con l’incitazione a cercare la curiosità.

“Non bisogna lasciarsi andare, bisogna avere la curiosità della conoscenza , soltanto partendo da noi stessi possiamo trovare la forza  di cercare un futuro migliore”.

Si prosegue verso la bellezza delle parole ed entra in scena Bungaro. Il cantautore salentino parla della sua adolescenza, della sua Brindisi e del mare, del rapporto con i genitori e della grande abnegazione incitandoli a credere in qualcosa.

”Dovete avere la voglia di non cullarvi nella noia,ma di essere voi stessi,come protagonisti della vita. Il sacrificio è essenziale,anche io sono partito dal sud e con tanta passione sono arrivato dopo tanto tempo a realizzare i miei desideri.”  

“Di terre ,musica e parole “ continua ed entra in scena anche Marco Pacassoni, batterista, percussionista e vibrafonista ,incalzato da Bungaro, con cui suona.

”Mio padre ha notato la mia predisposizione per la musica ,ho studiato tanto,ho avuto la fortuna di potere studiare a Boston ed ho compreso la cultura del sacrificio e delle rinunce. Adesso ho anche l’opportunità di essere docente di percussioni in un liceo, insegno  ma sono un musicista che vive in modo totalizzante questa splendida arte.”

Scorrono le immagini e le canzoni “Many Rivers to cross” di Jimmy Cliff,”A change is gonna come” di Sam Cooke ,fino ad arrivare a “7 seconds” di Yossou’n Dour. Ritorna in scena Bungaro, incalzato da Fulvio D’Ascola e si parla di tematiche di integrazione e razzismo:

“Ho vissuto a Torino – afferma l’artista salentino – ed è proprio vero affermare che noi eravamo come i migranti di adesso ed i cartelli Non si affitta a negri e meridionali erano ricorrenti .Youssou’n Dour ha cantato la mia canzone Guardastelle  ed è stato per me un grande motivo d’orgoglio. La musica unisce”.

“Questa canzone e il video di Otis Redding  sono importanti – afferma D’Ascola Rispetto significa rispettare idee, etnie, orientamenti religiosi, sessuali, politici, differenti dal nostro vivere, non significa rispetto riferito al linguaggio della criminalità in cui il rispetto è sottomissione totale.”

Sul finale prosegue l’interazione di Bungaro con gli studenti, parlando di canzoni, di modalità di scrittura e di differenze tra i cantanti del passato e di:

“Quanto è bello essere qui e quanto siete fortunati a vivere in questi posti, siete circondati dalla bellezza, ma questa deve essere la base di partenza per un percorso che deve vedervi protagonisti nel cercare i vostri sogni, nel rincorrere le vostre aspirazioni, perché avete la fortuna della semplicità e del non vivere il ritmo incessante delle metropoli.”

Con un video di Michael Jackson in “Billie Jean” e la frase “tutto scorre,perché il  bello è sorprendersi nell’attesa” finisce l’infotainment ,con la consegna di un mazzo di fiori e mimose al dirigente scolastico Carmen Lucisano da parte di Silvio Cacciatore direttore artistico di Alica Festival.

“Scusate ma voi siete quello che ha cantato Gabbia di ossa?”

Bungaro sorride, dimostrando grande disponibilità ed empatia e circondato dagli studenti parla con loro per oltre venti minuti rispondendo a  tante domande ed il selfie finale suggella un grande incontro.