All’Archivio di Stato la mostra per ricordare la Prima Guerra Mondiale.


In occasione del centenario della Prima Guerra Mondiale l’Archivio di Stato di Reggio Calabria ha inaugurato  il 21 settembre una mostra per ricordare  con documenti, fotografie e reperti i quattro anni di conflitto che hanno cambiato la Storia degli Stati dell’Europa e degli europei. Il programma della manifestazione ha previsto un incontro con l’Associazione Culturale Le Muse di Reggio Calabria, che con il presidente Giuseppe Livoti e il coro dell’Associazione hanno offerto  il proprio contributo per ricordare la Grande Guerra; è seguita la relazione del prof. Antonino Romeo Dalla Guerra voluta alla Guerra subita, che ha introdotto il pubblico nell’ampio e travagliato dibattito tra neutralisti e interventisti per quella guerra voluta da pochi, che divenne la rovina di molti. Ha concluso la manifestazione Mirella Marra, direttore dell’Archivio, con una relazione espositiva sulla mostra e sui progetti didattici di ricerca e approfondimento che l’Archivio di Stato offre a tutte le scuole cittadine. Il coro dell’Associazione Culturale Le Muse, diretto da Enza Cuzzola, ha eseguito tre brani di musica patriottica.La mostra resterà aperta fino al 30 giugno 2015, tutti i giorni feriali dalle  9 alle 13 e nei pomeriggi di lunedì e mercoledì dalle 15 alle 17.  E’ prevista un’apertura straordinaria il 5 ottobre dalle 9 alle 20, con pausa dalle 14 alle 17.  Il percorso documentario riserva un’attenzione particolare al territorio reggino, ma la tensione e il coinvolgimento agli eventi di guerra ha un respiro internazionale. Dai documenti esposti, peraltro, emerge, insieme alla voce dei militari diretti protagonisti, il contributo dei tanti che, lontani dal fronte, hanno sostenuto l’impegno bellico. La mostra si articola in sezioni che rappresentano il conflitto sul campo internazionale e settori con tematiche specifiche, come l’azione dei Carabinieri e della Croce Rossa durante la Grande Guerra. L’esposizione, peraltro, assume un carattere di particolare rilievo per la sinergia tra Archivio di Stato e privati che hanno offerto documenti e reperti originali per il percorso espositivo: gli album di fotografie Kodak, le piante per lo studio di tattica nell’ ottava battaglia dell’Isonzo, il bastone da montagna usato sul Carso, la mazza ferrata in dotazione all’esercito autro-ungarico per finire i soldati italiani storditi dai gas… ed altro ancora. I reperti, le foto i numeri della Domenica del Corrire sono numerosi e per questa fattiva collaborazione l’Archivio di Stato di Reggio ringrazia il professore Agazio Trombetta, la famiglia Calabrese, Eugenia Musolino, Giuseppe Chirico, che con grande sensibilità hanno offerto il loro contributo per una esposizione integrata di documenti e reperti.