Reggio, emergenza abitativa. Associazioni e cittadini in piazza: ‘Più attenzione dal Comune’
L'osservatorio sull'emergenza abitativa è sceso in piazza insieme a tante famiglie per chiedere all'amministrazione la giusta attenzione per le istanze di una fetta di popolazione
09 Maggio 2021 - 11:18 | di Redazione

Venerdì 7 maggio l’associazione “Un mondo di mondi” è tornata in piazza per manifestare gli atavici problemi di Reggio Calabria sul disagio abitativo. Una protesta dalla finalità ben precisa: quella di chiedere al Comune di inserire a bilancio i fondi per il settore.
La protesta dell’associazione “Un mondo di mondi”
“Facciamo proteste, ma con proposte – ha racconto Giacomo Marino, Un mondo di mondi osservatorio sul disagio abitativo ai microfoni di CityNow. Quello che chiediamo al Comune è che le entrate, i ricavati delle vendite degli alloggi vadano, come la legge vuole, allo stesso settore. Questi fondi sono necessari per la manutenzione, per l’eventuale acquisto di nuovi alloggi, per tutte le spese amministrative che servono per le varie operazioni di assegnazione, voltura e così via. Questo non è stato fatto negli ultimi anni e il settore è fermo”.
Marino ha aggiunto:
“Quello che noi chiediamo è che nel prossimo bilancio di previsione, previsto per la fine di maggio, i 6 milioni accantonati negli ultimi anni vengano rimessi per il settore come da legge. L’assessore delegato dice che questa amministrazione segue la legge, allora che lo dimostri rispettandola”.
Al presidio a Piazza Italia, per il diritto all’alloggio adeguato organizzato dagli enti dell’Osservatorio sul disagio abitativo, erano presenti anche diverse famiglie. È importante ricordare che “Un mondo di mondi” segue da anni i problemi di estrema emarginazione in cui si trovavano e si trovano le comunità di Rom, Sinti e Camminanti proponendo e realizzando percorsi di inclusione sociale.
Il problema del cambio alloggio
Tra le tante storie, risalta quella della sig.ra Arcadi che, più volte, ha fatto richiesta per un cambio alloggio, senza ricevere alcuna risposta.
“Speriamo che questo presidio possa cambiare la nostra situazione. Vivo al quarto piano senza ascensore e mio marito è malato. Ho fatto tutte le istanze possibili, ma tutto tace”.
Rosalba Marotta, del Centro Sociale Cartella ha approfondito la questione, spiegando:
“Il problema del cambio alloggio è una mancanza di applicazione di una parte della legge regionale che regola il settore degli alloggi popolari. Questa parte della legge fino ad un esposto in procura da parte dell’osservatorio sul disagio abitativo dello scorso anno, era completamente inapplicata da parte del comune di Reggio Calabria. Adesso è stata istituita la commissione, la procedura per la mobilità messa in piedi e portata avanti è inapplicata”.
Marotta mette in chiaro non solo la responsabilità di questa amministrazione, ma anche delle precedenti:
“È da oltre 25 anni che questa parte della legge non viene applicata. È per questo motivo che abbiamo ritenuto che l’ultima chance potesse essere quella di una denuncia. Il settore viene poco attenzionato nonostante si parli di circa 7000 alloggi in città di cui 3 mila del Comune e 4 mila dell’Aterp”.
La manutenzione
I problemi di chi vive negli alloggi popolari sono tra i più disparati. C’è ad esempio la storia del sig. Sgarlato che, dal 2017, aspetta risposta una manutenzione che renda la sua casa di nuovo agibile:
“Ho presentato regolare domanda, ma dal 2017 nessuno si è visto. Dato che la casa è inagibile sono costretto a non poter stare in questo alloggio ed andare in comunità”.
Appuntamento settimanale
Alla manifestazione era presente anche il gruppo “Reggio non tace“:
“Diverso tempo fa abbiamo presentato una petizione che l’amministrazione ha accolto per il ripristino di oltre 11 milioni e mezzo per gli alloggi popolari – ha raccontato Giuseppe Angelone. Adesso si attende il placet del ministero delle infrastrutture. Ma quanto si dovrà attendere? Sembra opportuno quindi che l’amministrazione si faccia portavoce dei cittadini”.
Reggio non tace, attraverso le parole di Salavatore Miceli ha lanciato un invito a tutta popolazione reggina:
“Ogni venerdì pomeriggio alle 16:00 invitiamo i cittadini a partecipare alla nostra iniziativa. Gli amministratori non rispettano ciò che dicono. I diritti disattesi degli ultimi sono i diritti di tutti, per questo è necessario mantenere alta l’attenzione”.