‘Amati sempre’, la Calabria punta i fari su ricerca e prevenzione oncologica

Tutti gli attori istituzionali si sono detti soddisfatti del lavoro fin in atto. "La strada è ancora lunga - ha ammesso la Vicepresidente Princi - ma di certo, abbiamo voltato pagina rispetto al passato"


Evento di alto spessore morale, questa mattina, a palazzo Campanella a Reggio Calabria. La sede del Consiglio regionale della Calabria ha infatti ospitato la tavola rotonda dal titolo “Amati sempre“. Dedicata alla lotta al cancro con l’obiettivo principale di promuovere la consapevolezza sulle patologie oncologiche, la prevenzione e la ricerca.

L’iniziativa è stata fortemente voluta dall’ufficio del Garante della Salute Annamaria Stanganelli.

“Portiamo avanti – ha detto ai microfoni di CityNow – l’impegno assunto in occasione della Giornata mondiale contro il cancro, contestualmente ricordiamo quanti, purtroppo, non sono più con noi e, tutti insieme cerchiamo di capire cosa ciascuno di noi, tra istituzioni, medici e associazioni di pazienti, può fare. “Amati sempre” vuole essere un momento profondo di confronto fra tutti gli attori che in Calabria si occupano di sanità”.

Di “giornata fondamentale” ha parlato la Vicepresidente Giusi Princi:

“Andiamo ad incidere su uno dei temi che diventano strategici per la Regione Calabria. Per troppo tempo, infatti, il diritto alla salute nella nostra terra è stato negato, ma finalmente siamo riusciti a voltare pagina, grazie al Commissario ad acta Roberto Occhiuto ed anche al Presidente Filippo Mancuso. Insieme stiamo facendo squadra, dando vita ad un lavoro interistituzionale davvero eccezionale.

Siamo riusciti a sbloccare importanti risorse destinate a garantire servizi – ha spiegato Princi – anche di accompagnamento, a chi purtroppo ha delle malattie di carattere oncologico. Stiamo lavorando tanto sulla prevenzione, che sia anche di base, legata alla scuola primaria ripristinando quella medicina scolastica soppressa tantissimi anni fa e che permetta di individuare in tempi precoci eventuali problematiche, decongestionando, così gli ospedali.

Si sta lavorando molto per il sistema socio-sanitario – ha aggiunto – che, per la prima volta, nella regione Calabria, abbiamo attivato a marzo con DCA del Presidente Occhiuto e che io ho l’onore di presiedere. Sono stati sbloccati 400 milioni di euro che saranno destinati agli ambiti per garantire quei servizi di accompagnamento alle persone più fragili, negati per lungo tempo”.

Insomma, la Calabria, sul fronte della sanità sembra trovarsi di fronte ad un cambio di passo.

“Abbiamo la necessità impellente – ha concluso la Vicepresidente – di recuperare un GAP che ci ha visto distanti dall’Italia e dal mondo. Oggi c’è una consapevolezza diversa. Sono stati sbloccati i concorsi che permetteranno di rimpinguare le risorse delle strutture sanitarie. Certo è che siamo ancora all’inizio del nostro cammino, c’è ancora tanta strada da fare, ma noi siamo fiduciosi ed ottimisti, perché i cittadini calabresi hanno il diritto ad avere una sanità di qualità e noi abbiamo l’obbligo di salvaguardare il diritto alla salute, scongiurando la migrazione sanitaria”.

Soddisfatto del lavoro fin qui svolto anche il Presidente del Consiglio Mancuso:

“Le Istituzioni, a incominciare dal Consiglio regionale, hanno il dovere di sostenere ogni evento che promuova la consapevolezza delle persone nei confronti di questo male che ogni anno colpisce una percentuale consistente della popolazione. I dati purtroppo sono allarmanti. Nel mondo ogni anno 10 milioni di persone muoiono a causa di malattie oncologiche. Se poi consideriamo che più della metà della popolazione mondiale non ha accesso a cure adeguate e screening preventivi, ci rendiamo conto che le si tratta di stime in difetto.

È necessario – ha aggiunto – promuovere con determinazione la ricerca, indispensabile per arginare l’aumento dei casi, che è l’azione più incisiva da mettere in campo, assieme alla fondamentale attività di prevenzione”.

Poi un passaggio sul cambiamento messo in atto dal Governatore a partire dal suo insediamento:

“13 anni di commissariamento non sono stati per niente positivi per la Calabria. Il Governo Occhiuto, adesso, ci sta mettendo la faccia, ma ha trovato, ad accoglierlo, una sanità veramente allo sbando. Stiamo effettuando riforme importanti, così come si sta organizzando la rete sanitaria, implementando investimenti per le attrezzature, e si guarda all’edilizia sanitaria. Continuando di questo passo – ha concluso Mancuso – credo che con la fine di questa legislatura, la prima per noi, non dico che avremo risanato il settore, ma sicuramente avremo dato un’impronta diversa alle cure per i cittadini calabresi. Una cosa è certa, serve che tutti remino nella stessa direzione, solamente così risolveremo i problemi che attanagliano la società”.