Estate 2020 - Scilla riparte, ma a che condizioni? Le parole degli imprenditori

Scilla torna a vivere e lo fa grazie ai suoi imprenditori. Ecco come si sono organizzati in questi primi giorni di "estate"

Quanto abbiamo sognato in questi mesi di lockdown la tipica passeggiata a Scilla? D’inverno, la nostra bella località balneare è molto meno frequentata, ma i romantici non perdono occasione di fare una scappatella anche nei weekend il cui in sole fa capolino, nonostante le basse temperature.

Scilla, così come l’Italia in generale, torna a vivere e lo fa grazie ai suoi imprenditori. In tanti si sono rimboccati immediatamente le maniche ed hanno aperto subito dopo il disco verde da parte del Governo nazionale, altri, come ad esempio i lidi, sono ancora in fase di allestimento. Ciò che abbiamo toccato con mano a Scilla è la voglia di non arrendersi, ma di dare a questa estate 2020 un significato ancor più importante.

Ripartire dopo il lockdown

In una diretta di qualche giorno fa, CityNow ha intervistato gli imprenditori di ristoranti e stabilimenti balneari proprio per capire come riparte il comune della costa tirrenica.

“Alzare la serranda dopo il lockdown è stato come inaugurare nuovamente – racconta Johnny (proprietario del ristorante “Le nasse U’Bais” a Reggio e a Scilla, invece, il Bais, il Pirata e il Principe di Scilla). Non appena ho visto i primi clienti mi è passato per la mente di andare ad abbracciarli e salutarli, prima di ricordare che il Covid ci ha tolto anche questo, quei piccoli riti, quelle piccole abitudini per noi così importanti. Riaprendo abbiamo scoperto che i clienti stessi devono abituarsi a questo nuove mondo ed alle sue nuove regole. Sono comunque contento di aver ripreso a lavorare, poco o tanto non importa, ciò che conta è ripartire”.

Come si andrà al mare questa estate

Ripartire, però, come? Le normative sullo spostamento nelle spiagge non è ancora chiaro. Sappiamo che il Comitato Tecnico Scientifico è al lavoro per creare delle linee guida, ma queste ultime potranno facilmente adattarsi ad ogni angolo d’Italia?

Nella sua intervista Johnny ricorda come Scilla soffra già di grandi problematiche come, ad esempio, l’assenza di parcheggi ed il sovraffollamento del weekend e, per questo motivo propone:

“Una riunione tra il Prefetto ed i commercianti, gli imprenditori che non vogliono (e non possono) rinunciare a questa estate”.

Appello di aiuto alle autorità

“Veniteci incontro. Almeno nel primo periodo non abbiate il verbale facile, stateci accanto e dateci consigli, aiutateci a capire quale sarà il modo migliore per fare il nostro lavoro. Non si può semplicemente dimenticare che siamo stati chiusi per 3 mesi ed abbandonati dallo Stato”.

La bella stagione in Calabria è già arrivata, con circa 1 mese di anticipo e, nonostante la pandemia, il lido Francesco non si è fatto trovare impreparato. Gli ombrelloni e le sdraio sono già sulla spiaggia, ma è impossibile non notare che, rispetto agli scorsi anni, il numero si è praticamente dimezzato.

“Era ovvio che questo sarebbe accaduto – racconta Rocco, uno dei proprietari del lido, a CityNow – abbiamo attuato tutte le normative previste dal Decreto, ma lo spazio a nostra disposizione è rimasto invariato. Noi siamo partiti, ma oltre a chiedere una mano di aiuto alle autorità vogliamo invitare anche i reggini, i turisti e tutti quelli che verranno a trovarci a Scilla a scegliere anche i giorni infrasettimanali. Si sa, nel weekend qui è sempre pieno, ma quest’anno non potremo, per forza di cose, ospitare tutti”.

La soluzione, dunque, sembra essere quella della differenziazione dei giorni, solo così spiagge come Scilla riusciranno a fare tutti contenti a dispetto del Coronavirus e degli assembramenti.