"Volete trovarvi in queste condizioni? Allora state a casa"

Il forte appello arriva dai medici dell'ospedale San Martino di Genova

“Volete trovarvi nelle condizioni di questa paziente appena estubata? No? E allora statevene a casa”. 

Alcuni potrebbero definire l’immagini e l’appello poco ortodosso, altri un’ottima campagna di sensibilizzazione per gli italiani che non hanno ancora capito quanto sia fondamentale rispettare le restrizioni. Eh sì, perchè c’è ancora chi a Reggio, come in tutta Italia, si rifiuta di fare una semplice cosa: rimanere a casa.

Si parla ogni giorno di sanzioni e violazioni del Codice Penale, ma ciò non è servito a fermare quelli che credono di essere i più ‘furbi’. E allora perchè non parlare delle reali conseguenze? Cosa accadrebbe se, domani, ognuno di noi decidesse arbitrariamente di non rispettare più i limiti imposti dal DPCM?

Esattamente ciò che vedete in foto. L’appello arriva dall’ospedale San Martino di Genova, ma fa riflettere l’intero Stivale che, in questo particolare momento di emergenza sanitaria, si trova a combattere la stessa guerra.

“Diversamente l’unica corsa che farete sarà verso il reparto di rianimazione”. 

Sono parole crude che pochi fino ad ora hanno osato pronunciare, ma che sicuramente fanno molto più riflettere di altri appelli che non hanno sortito, fino in fondo, l’effetto voluto. Più volte i nostri eroi in corsia ci hanno chiesto di rimanere in casa, per permettere loro di svolgere al meglio il loro lavoro. Lo hanno fatto con striscioni, cartelloni, arcobaleni, hashtag e sorrisi. Adesso però il numero delle vittime è troppo alto per concedersi il lusso di ‘chiedere con gentilezza’. È giunto il momento di imporsi, per far capire, ai pochi che ancora non hanno ben chiara la situazione, che l’unico modo per arginare il virus è non farsi contagiare e non contagiare.