Arbitri e Var, Michele Criscitiello durissimo: 'Reggina derubata'. L'editoriale

"Come fa a non esserci malafede, se un arbitro non annulla al Var il secondo gol del Benevento?"

Solito appuntamento del lunedi con l’editoriale del noto giornalista Michele Criscitiello. Su TMW un lungo passaggio riservato alla classe arbitrale ed in particolare a quanto accaduto al Granillo in occasione della gara tra la Reggina ed il Benevento:

“Reggina derubata”

“Che bella l’Italia. Quella Nazione che non va al Mondiale e nessuno paga per il danno fatto al Paese. E come ripetiamo da mesi, se in un club Presidente e allenatore possono andare avanti dopo una disfatta tecnica, in Federazione questo non è consentito perché l’Italia è di tutti e di fronte a flop mondiali le dimissioni di tecnici e dirigenti devono essere una conseguenza immediata. Non ci meravigliamo più di nulla. Neanche che non vengano azzerati i vertici dell’AIA, non dopo un errore arbitrale o al Var, ma dopo che la giustizia ordinaria di questo Paese ha scoperto e arrestato il Capo Procuratore degli arbitri per spaccio internazionale di droga. Allora, a questo punto, davvero tutto è consentito. Altro che scandali calcistici. Se neanche una botta di questo tipo butta giù il palazzo noi ci arrendiamo. Trentalange non si è dimesso e neanche ha spiegato nulla dopo che gli hanno arrestato il capo della procura. Con accuse gravissime e vergognose. Passi lo scandalo dei bilanci, lo scandalo dei rolex, lo scandalo dei rimborsi gonfiati ma sullo spaccio internazionale di droga anche no. Il problema è Gravina che resta muto. Il problema è Trentalange che gioca a nascondino, il problema è Abodi che non giustifica la sua presenza al Ministero dello Sport (se non interviene in questi casi, quando interviene un Ministro dello sport?)

Siamo di fronte ad un punto di non ritorno. E dopo tutto questo scempio sembriamo quasi stupidi se parliamo che in serie B gli arbitri hanno fatto un altro disastro. Certo, non hanno spacciato, però si sono spacciati comunque per arbitri seri quelli che in campo e al Var hanno diretto Reggina-Benevento. Siamo d’accordo, la solita storiella che non c’è malafede ma come fa a non esserci malafede se un arbitro non annulla al Var il secondo gol del Benevento? Perché a Lissone abbiamo creato un casermone tecnologico che è costato un pacco di soldi se poi nessuno interviene e falsa una partita che poteva valere punti pesanti per la promozione? Punti che non tornano più. La Reggina ha alzato la voce con Taibi ma non basta. La società deve farsi sentire in maniera più forte. A Modena, la Reggina ha giustamente pagato ma ora che la situazione era identica, forse peggiore, perché si è vista convalidare il gol? Due pesi e due misure che penalizzano la squadra di Inzaghi. La Reggina sta facendo un grande campionato. Può vincerlo e può perderlo ma se deve perderlo non lo devono decidere gli arbitri. A questo punto mettiamoci tutti a spacciare con il fischietto in bocca. La Reggina gioca un gran calcio e Taibi è consapevole di aver perso un anno con Aglietti che gli aveva distrutto il lavoro sul mercato. Quest’anno, con Inzaghi, sta cavalcando l’onda e non può essere certo un arbitro con il suo Var a demolire un progetto tecnico”.