Arrestati per violenze, il Garante Mattia: "Lavoriamo per creare una nuova cultura dei minori"

"Bisogna rafforzare la sinergia fra soggetti preventivi e repressivi, senza perdere fiducia davanti a fatti così sconcertanti". Le dichiarazioni del Garante Mattia

«Questo nuovo episodio di violenza nei confronti di minori avvenuto sul nostro territorio ci indigna, ci amareggia e ci spinge ad esprimere vicinanza nei confronti delle vittime e dei loro cari, ma non ci scoraggia. E, dunque, rilanciamo la nostra azione volta a creare una nuova cultura di salvaguardia e valorizzazione degli infanti e degli adolescenti e, allo stesso tempo, pur plaudendo per l’intervento in questione e per la quotidiana attenzione al mondo dei minori da parte delle forze dell’ordine e della magistratura, ribadiamo la nostra disponibilità a mettere in campo insieme a loro una maggiore azione preventiva per evitare ulteriori fatti di cronaca».

Così il Garante Metropolitano per l’Infanzia e l’Adolescenza Emanuele Mattia commenta gli atti di bullismo, violenza sessuale, adescamento di minori, violenza sessuale di gruppo, violenza privata, atti sessuali con minorenne e pornografia minorile perpetrati a Reggio da sei ragazzi ai danni di quattro ragazze, sfociati in un’ordinanza cautelare di collocamento in comunità.


«Considerata la gravità del fatto, come si evince dalle indagini e dal provvedimento cautelare, consistente non solo in un danno fisico alle vittime, ma anche psicologico con stati d’ansia e cambiamenti di stile di vita, non possiamo non esprimere vicinanza alle vittime e ai loro cari. E non possiamo non apprezzare il lavoro della sezione “Reati contro la persona, in danno di minori e sessuali” della Squadra Mobile di Reggio e quello della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Reggio diretta dal Procuratore Giuseppina Latella, innescato da una denuncia fatta pervenire da “SOS Telefono Azzurro”».

Il Garante conclude:

«E’ sempre più fondamentale rafforzare la sinergia fra soggetti preventivi e repressivi, senza perdere fiducia davanti a fatti così sconcertanti. Infatti, forze dell’ordine e magistratura ogni giorno fanno la propria parte e continueranno a farla, come la sta facendo sempre più il nostro Ufficio, che sta sviluppando diverse azioni insieme a diversi soggetti socio-istituzionali, a partire dalla scuola, sia in termini di una nuova cultura di difesa e sviluppo del benessere psico-fisico dei minori e della loro vita nella società, sia in termini di prevenzione. Azioni che cercano di cambiare mentalità non solo fra i più grandi, ma pure fra i più piccoli, come dimostra questa triste vicenda». 

Ristobottega