Calabria, in arrivo migranti dalla Sicilia. Santelli: ‘Una bomba innescata’
"Il Governo ha l’obbligo morale, prima ancora che politico, di chiudere totalmente i confini agli sbarchi". Le parole di Jole Santelli
27 Aprile 2020 - 17:01 | Comunicato

E' arrivata nel porto di Reggio Calabria la nave "Orione" della Marina Militare con a bordo 677 migranti e il cadavere di una donna morta per annegamento. Sulla nave c'è anche un neonato che ha visto la luce su un barcone partito dalla Libia e soccorso nel Canale di Sicilia. Nella serata di ieri in Prefettura a Reggio Calabria si è tenuta una riunione per organizzare la macchina dei soccorsi. Lo sbarco di oggi segue quello di 580 migranti avvenuto domenica. Reggio Calabria, 14 aprile 2015. ANSA/MARCO COSTANTINO
“È di oggi la notizia che il Governo sta mandando in Calabria 50 migranti provenienti dalla Sicilia, ignorando le ordinanze regionali ma soprattutto i suoi stessi decreti sulla mobilità interregionale.
Ho già denunciato la settimana scorsa il pericolo che tramite i migranti possa divampare nel sud Italia un nuovo focolaio. In una fase di emergenza sanitaria come quella che stiamo vivendo il Governo ha l’obbligo morale, prima ancora che politico, di chiudere totalmente i confini agli sbarchi di persone provenienti da paesi come quelli dell’Africa, che hanno dichiarato la pandemia e sono in totale assenza di controlli.
È una bomba innescata di cui il Governo ha consapevolezza e la cui risposta politica non può essere qualche educato balbettio o qualche frase politically correct. Oggi l’Italia ha bisogno di uno scudo protettivo totale”.
Le parole di Jole Santelli, Presidente della Regione Calabria.
