Commissario Scaffidi: 'Sanità reggina disastrata. In arrivo vaccini Pfizer'

Il neo commissario attende i nuovi vaccini già per domani: ‘ma non sappiamo quanti’. Sul buco: ‘Farò quantificare e certificare il debito’

Il nuovo commissario dell’Asp di Reggio Calabria, Gianluigi Scaffidi, volto noto della sanità cittadina, impegnato in quest’ultimo anno di pandemia in una collaborazione gratuita con il Grande Ospedale metropolitano, è subentrato alla Triade capitanata dal Prefetto Meloni.

Insediatosi appena tre giorni fa, Scaffidi si è ritrovato la patata bollente della campagna di vaccinazione che, partita a rilento, è piombata in un amen nel caos generando una serie di aspre polemiche proprio per l’assenza dei vaccini.

Il suo compito è arduo e lo stesso Commissario ne è cosciente, e anche per questo, intervenendo a “Live Break”, la striscia informativa bisettimanale di CityNow, rivolge un appello alla città e a tutti gli attori coinvolti, di remare tutti dalla stessa parte.

Resettare l’organizzazione

Messo di fronte al servizio andato in onda su La7 proprio ieri sera sul caos vaccinazioni a Palazzo Campanella, Scaffidi ci tiene a sottolineare che la situazione rispetto a quella illustrata, già da sabato è migliorata.

“Quell’assembramento è frutto di carenza di notizie. Poi. che l’organizzazione sia ancora in fieri, non c’è alcun dubbio. Il mio obiettivo prioritario è resettare l’organizzazione, ma da solo non lo posso fare, perché il primo limite è il numero dei vaccini che non dipende da Catanzaro, né da Roma, e oserei dire neanche da Bruxelles. Dipende invece dalle case produttrici che hanno firmato un contratto ma hanno fornito un numero di dosi ridotte. È un problema insomma che interessa l’intera Europa”.

L’auspicio di Scaffidi non è solo migliorare l’organizzazione ma anche quantomeno di raddoppiare il numero di vaccinazioni in tutto l’ambito dell’Asp.

“Mi permetto di correggere in parte il dottore Giuffrida: non abbiamo messo in piedi una organizzazione che non funzione, ma un’organizzazione che è ancora in fieri. E siccome a questa contribuiscono più soggetti, a partire dai medici di famiglia, l’Asp, il Commissario ad Acta, la Regione, il Governo… non è semplice, soprattutto perché la sanità in Calabria è disastrata da anni non da qualche giorno”.

Il neo Commissario però dà una data che potrebbe rappresentare il giro di boa rispetto alle discrasie registrate fino ad ora:

“Oggi pomeriggio c’è una riunione con la Protezione civile e credo che da giovedì, per come ci hanno detto da Catanzaro, potrebbe essere finalmente approntata la piattaforma per le prenotazioni delle vaccinazioni”.

‘Arrivano i vaccini, ma non sappiamo quanti’

Intanto domani mattina arriva un nuovo quantitativo di vaccini Pfizer. E ad annunciarlo è lo stesso Scaffidi che però evidenzia anche la principale criticità riscontrata fino al momento:

“Uno dei criteri fondamentali di una buona organizzazione è sapere le risorse che si hanno a disposizione. Noi qui non riusciamo a sapere, per colpa del sistema europeo, quante dosi arriveranno domani mattina”.

Il Commissario sposa le parole di Figliuolo che ha richiamato ad una migliore organizzazione generale al fine di non sprecare vaccini:

“Il problema del vaccino Pfizer è che una volta che si tira fuori dal congelatore, o si utilizza nel giro di un determinato numero di ore o si può buttare. Non sapendo quanta gente dobbiamo convocare è veramente difficile. Per ora siamo alle seconde dosi e il problema non c’è. Ma quando ricominceremo con le prime dosi si ripresenterà, ma per quel periodo, essendoci la piattaforma, si arriverà a chiamata”.

Scaffidi rende noto di stare lavorando, per l’ingresso alla piattaforma delle prenotazioni, al coinvolgimento pieno dei medici di base – “saremmo avvantaggiati” dice – perché conoscono il proprio paziente.

Quale strategia?

Dalle prima parole rilasciate ai primi atti da Commissario si capisce che Scaffidi punta forte sul Gom, e lo conferma anche nel corso di “Live Break”:

“Il Gom si è rivelato anche in campagna vaccinale, nei limiti concessi ad ogni ospedale, un ottimo punto vaccinale. Io punto invece a realizzare una sinergia assistenziale perché fino ad oggi la rete ospedaliera dell’Asp non ha fatto sinergia con il Gom e questo è sbagliato, perché la rete assistenziale è disegnata per intensità di cure, per cui occorreva che tutti gli ospedali della provincia si parlassero tra loro per dare al paziente un percorso prestabilito. Fino ad oggi non è stato così, c’è stata una sorta di chiusura tra Asp e Gom, ma io cercherò una sinergia tra le attività ospedaliere del Gom e dell’Asp che va a tutto vantaggio del paziente”.

Scaffidi lamenta di aver trovato al suo insediamento un rapporto sfilacciato con le istituzioni e con i sindaci in particolare:

“Questo non è possibile, non solo perché la sinergia col sindaco è dovuta sotto il profilo istituzionale perché rappresentano i cittadini, ma perché senza i sindaci è difficile andare lontano. Uno dei primi atti che farò sarà quello di ristabilire i rapporti con i sindaci. Lo farò già mercoledì pomeriggio con quelli dell’Area Metropolitana. Ci vuole il concorso di tutti”.

Il risanamento

La situazione disastrosa delle casse dell’Asp è ormai nota a tutti. L’azienda sanitaria non dispone dei propri bilanci relativamente agli esercizi 2013/14/15/16/17/18 e si ritrova quello del 2019 bocciato dal Commissario Longo. Scaffidi confida di non amare giudicare il lavoro altri e che solo con gli atti che ritroverà sulla sua scrivania potrà farsi una idea di quanto fatto fin qui. Di certo c’è che Scaffidi si è assunto una responsabilità ben precisa accettando l’incarico, e lo stesso commissario lo sottolinea a più riprese, e poi aggiunge:

“Intanto tutti parlano di un buco di più di un miliardo, ma in realtà questo debito va quantificato e certificato. Una volta fatto questo il problema diventa politico, perché se si pensa che io debba recuperare un miliardo imponendo nuovi tagli, ringrazio e torno a guardare le partite in tv. Ma qualche idea per liberare di questo peso l’Asp ce l’ho già in mente…”