Assolto l’ex senatore Siclari, Cannizzaro: ‘Felice che la sua posizione è stata chiarita’

"Dispiace, ovviamente, per il calvario giudiziario e politico subìto", le parole del deputato reggino. La solidarietà di Occhiuto, Mangialavori e Ronzulli


“Felice che la posizione dell’ex parlamentare Marco Siclari sia stata chiarita. Da collega di Partito e da amico della famiglia Siclari, non posso che accogliere con sincero compiacimento questa notizia. La dimostrata infondatezza delle accuse mosse nei confronti di Marco rende felice chi, come Forza Italia, crede nel valore del garantismo (per tutti) fino a sentenza definitiva.

Dispiace, ovviamente, per il calvario giudiziario e politico subìto, ma bisogna sempre credere nella Giustizia. Conosco bene l’integrità morale ed etica di tutta la famiglia Siclari, tanto dal punto di vista politico quanto imprenditoriale. E quel che conta è aver dimostrato l’estraneità a quelle pesanti accuse.

A titolo personale ed al contempo a nome del Coordinamento provinciale di Forza Italia Reggio Calabria, manifesto quindi a Marco i più affettuosi sentimenti di contentezza.”

Così in una nota stampa l’Onorevole Francesco Cannizzaro, Vice Capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati e Responsabile nazionale per il Sud del Partito azzurro.

La solidarietà di Occhiuto, Mangialavori e Ronzulli

“Sono felice per l’esito del processo che ha assolto con formula piena Marco Siclari, felice del fatto che abbia finalmente avuto modo di chiarire a fondo le circostanze che dimostrano la sua innocenza”.

Lo dichiara il senatore di Forza Italia Mario Occhiuto. “Conoscendo personalmente Marco Siclari, non ho mai avuto dubbi sulla sua correttezza e sulla sua estraneità a fatti che riguardano il malaffare e la vicinanza ad ambienti mafiosi. Oggi tutto questo viene finalmente conclamato, anche se nulla può cancellare gli anni di sofferenza che ha dovuto affrontare”, conclude.

“Chi come me conosce Marco, le sue qualità umane e politiche, sapeva che non ci sarebbe potuto essere pronunciamento diverso da quello odierno”. Lo dichiara in una nota il presidente della Commissione Bilancio della Camera, on. Giuseppe Mangialavori, in merito alla notizia dell’assoluzione del già senatore Marco Siclari, da parte della Corte d’Appello di Reggio Calabria.

“Intendo rinnovare la mia stima e la mia vicinanza ad un amico e collega col quale, nella passata legislatura in Senato – conclude Mangialavori -, abbiamo lavorato assieme per la crescita del Paese e della nostra Calabria”.

“E adesso chi ripaga il senatore Siclari di 3 anni di gogna mediatico-giudiziaria, delle sofferenze subite da lui e dai suoi cari, della macchia alla sua reputazione che neanche una sentenza di assoluzione potrà eliminare, perché ai titoloni del processo non seguono mai i titoloni dell’assoluzione con formula piena, ma solo dei semplici trafiletti?

Di certo, non quegli inquirenti che con incredibile facilità e leggerezza rovinano vite e storie politiche, senza mai essere poi puniti per il fallimento di un processo e che, invece, proseguono a far carriera, godendo anche della protezione e della copertura della corporazione. E questo accade solo all’interno della magistratura, perché, per esempio, un medico che sbaglia l’intervento chirurgico rischia di essere denunciato dal paziente anche 10 anni dopo l’operazione. Tutto ciò è inaccettabile”.

Così, la presidente dei senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli.

“Chi non è mai finito nel tritacarne giudiziario – prosegue – non può comprendere cosa significhi ricevere quella ‘lettera scarlatta’ di contiguità con la mafia, di scambio di voto, che porta alla fine dell’attività politica, all’isolamento, all’emarginazione da parte di quella società che, di colpo, non vuole prendere con te neanche un caffè.

Il senatore Siclari, al quale va la nostra affettuosa e sentita solidarietà, ha dovuto attraversare le forche caudine di un processo, di una condanna, talmente ingiusta che la stessa Procura generale della corte d’Appello, cioè l’accusa, ha fatto in modo che venisse cancellata, per poi sentirsi dire dai magistrati: ‘Abbiamo scherzato’. Ebbene, questo non è uno scherzo. Questo è il motivo per cui è necessaria una profonda riforma della giustizia, a partire dalla responsabilità civile dei magistrati.”, conclude.