Avviso al comune di Bagaladi: botta e risposta tra Monorchio e Neri

Continua a tenere banco la vicenda sollevata da Citynow sul comune di Bagaladi

Continua a tenere banco la vicenda sollevata da Citynow sul comune di Bagaladi e sull’avviso pubblico emesso dall’amministrazione guidata da Santo Monorchio.

Poche ore fa l’ennesima puntata di questa querelle ‘metropolitana’ che ha fatto discutere la politica dall’Area grecanica a Palazzo Alvaro. È affidato alle pagine social di Facebook il messaggio ‘pepato’ dell’amministratore di Bagaladi, Santo Monorchio.

Dichiara Monorchio:

Diffondete che fa la poco di buono con il figlio del fattore. Quando una fanciulla illibata si rifiutava di farsi deflorare dal signorotto del paese, questi ordinava di rovinargli la reputazione per l’intera vita. Gli sgherri facevano il resto e la fanciulla veniva bollata con inchiostro idelebile come ‘puttana’. Storie vecchie, ambientate in ambienti rurali, arretrati, ma pur sempre prassi da manuale. Quel sistema infame, oggi mascherato da studiati articoli di stampa viene sempre più spesso traslato nelle relazioni sociali e nella politica, diventando sempre più pratica quotidiana per diffamare soprattutto dai giornali “spazzatura” asserviti al potere e ai like”.

Spiega Monorchio:

“Si costruiscono titoli falsi e notizie infondate per colpire persone perbene,famiglie, partiti politici, associazioni e persino istituzioni. Da qualche giorno il mio Comune (Bagaladi) e la mia persona sono trattati come le povere fanciulle illibate e marchiate “Puttane” . Cambia soltanto il contenuto della bollatura. Un procedimento amministrativo, inerente un avviso pubblico per il conferimento di incarchi di consulenza, previsti nell’ambito della strategia della SNAI Grecanica, di cui il Comune di Bagaldi è capofila, è stato artatamente e falsamente trasformato in un caso di mala amministrazione , di poca trasparenza e di malaffare. L’azione di disinformazione è stata avviata da sei sindaci dell’area progetto della SNAI “Grecanica”, senza giustificato motivo. L’analisi di qualche malizioso opionista attribuisce la causa che ha scatenato l’attacco alla mia annunciata ricandidatura a Sindaco di Bagaladi. Secondo questa ipotesi qualcuno dei sei sindaci, valutando che, con alta probabilità, mi avrà fra le scatole anche dopo il 9 di giugno, ha pensato di deligittimarmi e relegarmi ad un ruolo meno ingombrante nell’area. Altri collegano l’iniziativa ad una operazione di screditamento più ampio che travalica i confini del mio piccolo comune. La seconda ipotesi alla luce di un intervento in parlamento di una senatrice della Repubblica potrebbe essere più accreditabile”.

Prosegue il sindaco di Bagaladi:

“Se cosi non fosse per levarmi dalle scatole, ai 6, basterebbe chiedere la convocazione dell’assemblea dei sindaci della SNAI e in quella sede a maggioranza nominare un nuovo sindaco capofila. Sono un amministratore navigato , che ha dato il meglio di se all’area Grecanica accetterei la conta e offrirei la piuù ampia collaborazione al successore. Forse i miei colleghi , che non hanno ponderato in quale vicolo si stavano infilando, non mi hanno chiesto le dimissioni/sostituzione perché sanno che comunque ci attrezzeremo, in caso di cambio in corsa del comune capofila, la strategia della SNAI Grecanica subirà interruzioni e ritardi con serio rischio di perdere importanti finanziamenti e opportunità di sviluppo (molti procedimenti coordinati dal comune capofila sarebbero da annullare e fare ripartire). Non mi intrettengo a chiarire la correttezza dell’operato inerente l’avviso pubblico contestato , in quanto in un comunicato del comune, inviato a molte testate giornalistiche, sono indicati tutti i passaggi dell’iter amministrativo più che corretto ma voglio nel finale di questa riflessione di persona che conosce questo territorio come le proprie tasche, riservare qualche considerazione su un accanito censore dell’ultima ora: l’Avv. Armando Neri, il transfugo rinnegatore accecato da rancore”.

Continua Monorchio:

“Nel 2014 , alle elezioni amministrative, l’avvocato sconosciuto ai più, fu eletto consigliere comunale con un ottimo risultato. La sua persona mi fu affidata come unica candidatura da sostenere e non mi sono risparmiato attivando a suo favore una campagna elettorale capillare , di spessore politico, amministrativo ed etico. Eletto , ha ssunto incarichi importanti nel contesto dell’Amministrazione che ha guidato la Città di Reggio Calabria, vivendo per 6 lunghi anni tra poltrone e sofà, in stanze affrescate di un Palazzo che fino ad allora aveva ammirato nelle foto storiche della città e con un potere politico-amministrativo non indifferente. In quegli anni ha attinto molto alla mia esperienza amministrativa. Qualche anno fa, per farlo eleggere nella città metropolitana, oltre ai voti “pesanti” dei consiglieri del comune di Reggio Calabria che gli sono piovuti addosso forandogli l’ombrello, gli servivano altri voti per avere la certezza che “passasse” . Sempre il sottoscritto ando’ a fargli campagna elettorale nella Locride. Il giorno programmato per incontrare alcuni sindaci, mezz’ora prima dell’ora fissata per la partenza, mi chiamo’ dicendomi che aveva la febbre alta e temeva di avere il covid. Protettivo gli risposi: curati Armando, ci vado io da solo. Ottenne i voti e si rifiutò persino di chiamare i colleghi sindaci che l’avevavo votato, per ringraziarli. Da quello scranno di palazzo Alvaro, dove è stato posto a sedere senza meriti speciali ,qualche giorno fa ha chiesto alla senatrice Minasi, di indagare sull’operato del mio comune sul “bando flash”, pur essendo a conoscenza (ne ho la certezza) che si trattava di una operazione falsa e infondata atta a screditare l’amministrazione comunale del mio comune, (molti amministratori sono stati sui elettori) e la mia persona. Non mi aspettavo di meglio considerato che mi ha rinnegato in modo definitivo il giorno della sentenza di assoluzione emessa dalla Cassazione, per la vicenda del Miramare, quando a caldo, nonostante tutto gli inviai un messaggio in cui esprimevo la mia felicità per la restituzione dell’onore a quei galantuomini che avevano dato alla città ogni loro energia. Mi rispose: ‘Credo abbia sbagliato numero'”.

Conclude così il suo post il sindaco di Bagaladi Santo Monorchio:

“In conclusione cari complottisti, quando riterrete di acquisire la documentazione che vi serve a supporto delle scuse e rettifiche che mi aspetto e l’Amministrazione comunale pretende, altrimenti saremo costretti a ricorrere alla tutela giudiziaria, non avete che da chiederla. Alla Gentilissima e stimata senatrice Minasi, esprimo il mio dispiace che sia stata indotta a occupare il suo tempo nell’antipatica vicenda che dà la misura del nanismo culturale, intelletuale e politico di larga parte di personaggi che rivestono incarichi di responsabilità pubblica in questa Città. Voglio rassicurarLa senatrice della Repubblica che personalmente non ho messo il turbo ad un procedimento gestionale, attivato autonomamente e correttamente dal RUP incaricato nell’interesse della SNAI, per simulare un avviso flash e conferire eventuali incarichi di favore, ma viceversa ho assunto una posizione di tale terzietà che fino a qualche ora fa non conoscevo neanche l’esatto numero di istanze pervenute a seguito dell’avviso pubblicato il 28/12/2023. Alla richiesta formulata tempo fa agli uffici circa il numero delle istanze pervenute mi era stato risposto tante: più di 60; il numero che in grande difetto abbiamo indicato nella giornata di ieri nel comunicato stampa del comune (circa 60) . Quel dato sommario và corretto con quelli che segnono, che una funzionaria comunale lavorando volontariamente di sabato mi ha inviato, ricavandoli dalle piattaforme e dal protocollo comunale (numero di istanze pervenute a mezzo PEC), che riporto nel seguito”.

Questa l’immagine allegata al post di Santo Monorchio:

Allegato Monorchio
A stretto giro la risposta direttamente dai suoi canali social del consigliere Armando Neri, che dal suo rientro a Palazzo San Giorgio e il passaggio dalla maggioranza all’opposizione si sta mettendo in mostra come uno dei più ostici e determinati avversari politici dell’amministrazione Falcomatá:

 “Con questo post su Facebook che ricondivido per immagini, colmo di livore, vengo attaccato con grande violenza sul piano personale e professionale dal sindaco Monorchio, che “racconta” la sua versione della mia esperienza politica ed amministrativa a servizio della Città, offendendomi con ferocia e rappresentando un punto di vista che non corrisponde a verità. Chi mi conosce, sa quanti sacrifici ha comportato per me il servizio alla Città. Ma si sa, la verità è figlia del tempo. Rancore e vendetta non mi appartengono e sono lontani anni luce dai miei valori, quindi non mi presterò a queste provocazioni. Probabilmente dà fastidio la mia azione coraggiosa di opposizione e la mia natura di persona libera e non assoggettabile. Posso comprenderlo, ma non credo sia qualcosa che possa giustificare tanta violenza nei miei confronti. Avverto un chiaro tentativo di intimorirmi, di delegittimarmi, di mettermi paura, di farmi spaventare, ma non accadrà. Io non sono avvezzo a questi mezzi, ho sempre vissuto l’impegno civico come servizio, mai come esercizio di potere”.

Conclude Neri:

Andrò avanti per la mia strada, come ho sempre fatto, con la coscienza a posto e la schiena dritta e, soprattutto, agendo con la signorilità e l’eleganza che mi hanno sempre contraddistinto e che hanno sempre caratterizzato il mio agire, sotto ogni punto di vista. Perché credo che per fermare davvero la violenza occorra agire come sto facendo adesso io, che alla grave violenza che ho appena ricevuto, sto reagendo con distinzione, nel tentativo di dare un esempio. Buona Domenica a tutti”.