Ballottaggio reggio, Minicuci segnala l'operato di Falcomatà alla Prefettura: 'E' uno scandalo'

Il candidato del centrodestra punta l'indice sul sindaco uscente: "ha violato una chiara norma di legge"

“Non ho fatto una denuncia, ma una segnalazione al Prefetto perché limitasse al sindaco la possibilità di fare inaugurazioni e conferire onorificenze durante la campagna elettorale”.

Così Antonino Minicuci chiarisce la natura dell’accusa che, annunciata più volte nel corso della campagna elettorale, aveva rivolto al primo cittadino uscente, reo di aver sfruttato il suo ruolo inaugurando opere a vantaggio della propria ricandidatura.

“La legge dice che trenta giorni prima dei confronti con i candidati ci debba essere par condicio. Non è possibile che l’amministrazione uscente faccia cose che portano vantaggio solo a loro. Il sindaco ha violato una chiara norma di legge. E domani ha annunciato che farà una nuova inaugurazione. Cosa che non è consentita, ma lui continua imperterrito. A livello istituzionale non è possibile in campagna elettorale continuare a conferire onoreficenze, ad intitolare strade e piazze, è una cosa scandalosa. Non è mai successo in nessun parte del territorio nazionale”.

Sul seguito che avrà la segnalazione, Minicuci è altrettanto netto:

“Questa è una segnalazione amministrativa, io se avessi voluto fare una denuncia penale l’avrei fatta alla Procura, ma non è questo il mio terreno. Io faccio questa segnalazione, dovuta, perché anche tutto il raggruppamento di centrosinistra sta facendo cose che non può fare”.

Il testo della “segnalazione”

“Eccellenza, mi rivolgo a Lei, quale superiore garante circa l’osservanza degli obblighi, dei candidati a Sindaco e a Consigliere comunale, a tenere delle condotte in materia di comunicazione istituzionale e propaganda elettorale, rispettose delle norme che disciplinano la materia.

A tal riguardo, infatti, l’articolo 9, comma 1, della legge 22 febbraio 2000, n. 28 e l’articolo 29, comma 6, della legge 25 marzo 1993, n. 81, unitamente alla copiosa Giurisprudenza in materia, dettano puntuali e cogenti norme che vanno rispettate durante la campagna elettorale, che ancor prima di rappresentare linee di comportamento rispondenti ai doveri di etica pubblica, il legislatore ha voluto accompagnare le violazioni delle stesse, disegnando il relativo regime sanzionatorio, così prefigurando una rigida volontà dello stesso legislatore volta a dissuadere chiunque ritenga di violare dette norme.

Al riguardo con la presente intendo sporgere formale denuncia nei confronti dei comportamenti che stanno caratterizzando la campagna elettorale del sindaco uscente Giuseppe Falcomatà, che connotano gravi e reiterate violazioni di detti obblighi e divieti di legge.

Infatti con cadenza sistematica, detto Primo cittadino, durante i 30 giorni antecedenti la tornata elettorale, inaugura opere pubbliche quali Parco lineare sud (giovedì 17 settembre), opera permanente di arte pubblica di Edoardo Tresoldi sul Lungomare della città (sabato 12 e domenica 13 settembre), e istituisce servizi, quali la linea del servizio di trasporto pubblico che collega il centro della Città con la frazione di Paterriti (mercoledì 16 settembre), a totale spregio delle richiamate norme che sanciscono un preciso divieto a carico

dei pubblici amministratori uscenti a condurre siffatte prassi.

Tali comportamenti condotti dal Sindaco e da rappresentanti della Sua maggioranza, postulano una grave quanto evidente violazione delle sopra richiamate norme del nostro Ordinamento, dettate dal legislatore proprio al fine di evitare che l’attività di comunicazione istituzionale delle pubbliche amministrazioni si intrecci con l’attività di propaganda elettorale e che gli eletti uscenti possano utilizzare una posizione di vantaggio istituzionale, derivante dal loro ruolo di amministratori in carica, rispetto agli sfidanti: tutto ciò anche in rispetto del principio, dettato dall’articolo 97 della Costituzione, dell’imparzialità dell’azione dei pubblici uffici.

Tanto si comunica al fine di accertare profili di responsabilità scaturenti dalle citate condotte del sindaco e da suoi rappresentanti della maggioranza”.