Bando centro sportivo S. Agata, ci siamo. E la Reggina 1914 cosa farà?

di Michele Favano - Praticamente tutto pronto. Sar

di Michele Favano – Praticamente tutto pronto. Sarà bando congiunto tra il Tribunale di Reggio Calabria e la Città Metropolitana, in vendita per i primi l’azienda Reggina Calcio insieme alla concessione del centro sportivo S. Agata scadenza 2020, per i secondi la successiva concessione dello stesso impianto dal 2021 fino al 2026 compreso.

E’ ormai questione di giorni e avremo l’ufficializzazione che si prevede comunque entro la fine di questo mese. Una lunga storia che sta per concludersi per uno dei centri più discussi di questi ultimi anni ed attualmente in gestione alla Reggina 1914, con scadenza del fitto il prossimo 30 giugno 2018.

Con controversie tra le parti scaturite soprattutto nel corso della stagione che sta per concludersi, riguardo pagamenti negli ultimi mesi non effettuati dalla società amaranto e situazione che ad oggi non sembra sia stata risolta.

Ma quale sarà il futuro del centro sportivo e chi parteciperà all’imminente bando congiunto?

Come spesso accade, ci sono dati certi e voci di corridoio. Mesi addietro attraverso una intervista rilasciata ai colleghi di Strill.it, l’avvocato Pino Benedetto, ex presidente della Reggina, ha manifestato chiaramente l’intenzione: “Parteciperò alla gara per il bando di utilizzo del “Centro Sportivo S. Agata” per potere mettere in piedi una mia idea di calcio, di sport. Sono interessato a realizzare una polisportiva che si occupi di sport professionistico. Voglio far crescere giovani imprenditori, giovani atleti e giovani dirigenti”.

Questo il dato certo a cui si faceva riferimento. Poi gli spifferi che riguarderebbero un altro ex dirigente della Reggina interessato alla partecipazione, ma in questo caso non vi sono conferme.

E la Reggina di Mimmo Praticò? Sembrerebbe un fatto scontato la presenza della società amaranto al bando, ma potrebbe non essere così. Non ci sono dichiarazioni ufficiali in merito, ma che da tempo non si versino le rate mensili alla curatela, potrebbe essere forse un indizio. Appare comunque scontato che una eventuale partecipazione, dovrà vedere la società amaranto mettersi in regola con i pagamenti arretrati per non rischiare di essere battuta in partenza.

E gli investitori stranieri che avrebbero chiesto al sindaco informazioni anche sull’impiantistica sportiva della città?

Insomma si preannunciano mesi molto caldi i prossimi, perché oltre all’imminente bando per il centro sportivo S. Agata, in piena estate dovrebbero essere ufficializzati anche quelli per il Granillo ed il Palacalafiore.