La stella Massimo Bianchi brilla nuovamente sulla panchina della Viola: "Torneremo grandi, non vi deluderemo"

A tu per tu con Massimo Bianchi, giocatore ed allenatore del glorioso passato neroarancio, ci spiega come tornerà grande la Viola

A tu per tu con una gloria neroarancio che tanto ha dato non solo dal punto di vista sportivo ma anche da quello prettamente umano. Tanti i ragazzi allenati da coach Massimo Bianchi che sottolineano la sua esigenza in termini di carichi di lavoro, allo stesso tempo evidenziano come sia sempre pronto a sollevarti e supportarti nei momenti difficili. Allo stesso modo è chiamato a dare man forte ad un progetto giovane ma con grandi ambizioni: la Pallacanestro Viola Supporters Trust.

Intervistato da CityNow Sport l’attuale vice coach ha risposto alle nostre domande, ripercorrendo il passato sportivo in chiave futura.

I colori neroarancio identificano il tuo glorioso passato sia da giocatore che da allenatore, quali i motivi di questa scelta di tornare in riva allo stretto, cosa ti ha spinto ad accettare l’impegno di sedere sulla panchina della Viola?

“Una serie di motivi, la mia vita è stata arricchita sia da sportivo che come persona dalla Viola Reggio Calabria. Un’iniziativa partita dal basso, cercheremo di entusiasmare il pubblico e coinvolgere la città che ci ha sempre seguito ed ama la Viola per essere protagonista. Il coach Paolo Moretti mi ha convinto di lavorare con lui per condividere tale esperienza”.

Il tuo passato dimostra come hai reso anche in qualità di vice allenatore

“Sono stato vice coach di grandi allenatori, ci sono delle gerarchie che vanno rispettate, se esiste un capo allenatore, deve fare la sua pallacanestro, la cosa importante è dare un altro punto di vista che possa far riflettere l’head coach“.

Quale il rapporto tra coach Moretti ed il roster?

“Con i giocatori, Moretti ha un rapporto eccezionale. Io penso che ci vuole molta costanza ed abnegazione per i giovani. Raggiungere il 60% delle proprie capacità richiede un certo impegno andare oltre, necessita di ulteriore sforzo, parecchio gravoso”.

Cosa ci attende da questa serie C silver calabrese?

“Mi sembra di capire che Lamezia è davvero in ritardo a causa della sua iniziale impossibilità di partecipazione al campionato. La partita a Catanzaro della Lumaka era considerata di cartello tra due squadre ben costruite, entrambe ambiscono a vincere per inseguire un traguardo ovvero far crescere i propri giovani“.

Ti piace il progetto dei tifosi?

“Il Supporters Trust sta crescendo, noi che siamo sul campo lo sentiamo, non vogliamo deluderli, daremo il massimo e vogliamo tutti i reggini ci siano vicini”.

Questo momento attuale della Viola può essere paragonato a qualche periodo storico del passato?

“Se dovessi paragonare il momento attuale della Viola lo paragonerei sicuramente a quello dei primi anni 80, ovvero quando siamo partiti nella costruzione di ciò che è stato realizzare ciò che sembrava irrealizzabile“.