L’arte del Bauhaus del Liceo Artistico Preti-Frangipane destinata ai detenuti della Casa Circondariale di Arghillà

Lo stile grafico del Bauhaus fu influenzato da grandi pittori, due su tutti Paul Klee e Vassily Kandinskij ma anche Piet Mondrian

Un’impresa mista di viva partecipazione e collaborazione ha visto uniti gli studenti detenuti della Casa Circondariale di Arghillà del Liceo Artistico Preti-Frangipane sotto la direzione della Prof.ssa Catena Giovanna Moschella, nella creazione sulle pareti di opere dipinte ispirate al Bauhaus. I lavori, ideati e guidati dal Prof. Salvatore Palmeri, hanno coinvolto gli studenti in un percorso evoluto dalla scelta delle opere alla rielaborazione grafico-pittorica sulle pareti.

La genesi dell’idea

L’idea di riprodurre alcuni dei manifesti più significativi della scuola di Dessau sulle pareti della Casa Circondariale di Arghillà è nata dalla constatazione che già lo spazio delle attività di formazione è utilizzato con opere pittoriche di media e grandi dimensioni. La scuola d’arte di Dessau, fondata nel 1919 come un nuovo tipo di scuola di arti applicate, era quello di stimolare gli apprendisti nella creazione di opere per la produzione di massa, dall’arredamento alla grafica pittorica, e di fatto, la proposta è stata quella di decorare le pareti con opere di grandi artisti. Lo stile grafico del Bauhaus fu influenzato da grandi pittori, due su tutti Paul Klee e Vassily Kandinskij ma anche Piet Mondrian. Quella che ne sfocia è un’arte dove regnano i colori primari, le linee rette, le figure geometriche. Uno stile artistico e architettonico minimal e razionale. La storia della grafica moderna nasce anche soprattutto grazie alla scuola fondata da Gropius, la sua grafica intesa sia sotto l’aspetto razionale dell’impostazione dei testi stampati ma anche dal punto di vista grafico-pittorico: è appunto questo l’aspetto che si è voluto proporre all’interno degli spazi della Casa Circondariale, dare una impronta storicizzata ma sempre attuale dell’arte grafica dell’inizio del Novecento.

Gli studenti protagonisti del progetto

Hanno realizzato le opere gli studenti: Crisafi Giacomo, Messina Fabio, Pannace Gregorio, Pugliese Giovanni, Ruggiero Antonio, Sgrò Antonio, Stillitano Leandro, Zungri Domenico. Hanno partecipato alla riuscita del progetto gli studenti: Cacciola Fabio, Campicelli Giuseppe, Capogreco Massimo, Cilione Antonino, Berlingeri Mino, Furchì Mirko, Lanciotto Gianluca, Mirandoli Oberto, Palmisano Domenico.

I promotori dell’iniziativa

Le discipline coinvolte nella realizzazione sono state: Discipline Grafiche e Pittoriche con il Prof. Salvatore Palmeri, curatore dell’aspetto pratico dell’intervento e Storia dell’Arte con la Prof.ssa Carmen Tramontana che ha seguito gli allievi sotto l’aspetto storico-critico ma anche sotto l’aspetto ideologico, sottolineando l’essenza del Bauhaus. «Architetti, scultori, pittori, tutti noi dobbiamo tornare ai mestieri! L’arte non è una “Professione”. Non c’è alcuna differenza essenziale tra l’artista e l’artigiano. […] Ma la competenza è il mestiere essenziale per ogni artista. Questa è la fonte originale dell’immaginazione creativa»: queste parole estrapolate dal Manifesto del Bauhaus, incarnano l’esperienza grafica vissuta in questi mesi dagli studenti, che da artigiani, con il proprio bagaglio di conoscenze, hanno messo a frutto le loro competenze creative divenendo, così, degli artisti.

Ha collaborato nell’allestimento delle scene pittoriche, Discipline plastiche scultoree e Prog. Della Ceramica con la Prof.ssa Angela Barbera. Inoltre si ringraziano i Proff. Giuliana Orlando, Paola Schipani e Gianpaolo Messineo, il Sostituto Commissario Coordinatore Daniele Piras, tutto il Corpo della Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Arghillà e l’Area Giuridico-pedagogica con il Capoarea Dott. Domenico Speranza e le Dott.sse Patrizia Cosmano e Caterina Freno.