A Reggio la conferenza ANBSC: 217 beni confiscati destinati a usi sociali e istituzionali

Immobili e terreni assegnati a enti pubblici per finalità sociali e istituzionali. Coinvolti 34 comuni della Calabria e di Messina

Prefettura Palazzo Reggio Calabria

Si è tenuta ieri mattina, presso il Salone degli Stemmi del Palazzo del Governo di Reggio Calabria, la Conferenza di Servizi Istruttoria convocata dall’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC). L’incontro ha riguardato la destinazione di 217 beni confiscati, distribuiti in 34 Comuni delle province calabresi e della provincia di Messina.

Oltre 5 milioni di euro di patrimonio restituito alla collettività

Il valore complessivo dei beni trattati supera i 5 milioni di euro. Si tratta per lo più di immobili, tra cui appartamenti e ville, oltre a numerosi terreni. Questi beni verranno destinati a usi sociali e istituzionali, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo dei territori e supportare iniziative civiche e di legalità.

Legalità e partecipazione: oltre l’83% dei beni richiesti dagli Enti

Durante la conferenza è stato sottolineato come la confisca e il riutilizzo dei beni siano un segnale forte della presenza dello Stato, volto a riaffermare il principio di legalità attraverso il recupero e la restituzione alla comunità di ciò che era stato acquisito in modo illecito. Un dato rilevante è emerso dall’incontro: oltre l’83% dei beni è stato oggetto di manifestazione di interesse da parte di enti pubblici e istituzioni, a testimonianza di un’attenzione crescente verso l’impiego virtuoso del patrimonio confiscato.

Istituzioni unite nel contrasto alla criminalità

Alla Conferenza hanno preso parte il Direttore dell’ANBSC, i Prefetti delle province coinvolte, rappresentanti della Magistratura, delle Forze dell’Ordine, nonché amministratori locali e dirigenti delle amministrazioni interessate. Un lavoro sinergico che conferma il ruolo centrale delle istituzioni nel garantire il corretto riutilizzo dei beni sottratti alla criminalità organizzata.