Reggio - Bilancio di previsione, Comune costretto a contenere e razionalizzare la spesa

Per il 2021 si prevede una quota corrente di 230 milioni. Focus su debiti fuori bilancio e Fondo crediti di dubbia esigibilità

Le spese correnti comprendono le spese relative alla gestione ordinaria dei servizi pubblici, e si distinguono, come previsto dai macroaggregati, in spese per il personale, acquisto di beni e servizi, utilizzo di beni di terzi, erogazione di contributi, interessi passivi, imposte e tasse, rimborsi vari. Tra le spese correnti sono inclusi anche i fondi crediti dubbia esigibilità, il fondo di riserva ed il fondo passività potenziali e gli altri fondi previsti dalle vigenti normative.

Le spese correnti per l’annualità 2021 si attestano su € 230.381.639,27 e prevedono, tra le voci che la compongono, una spesa per gli stipendi dei dipendenti comunali di 29,7 milioni di euro; 1,9 mln per imposte e tasse a carico dell’Ente; 111 mln per acquisto di beni e servizi; 14,4 mln per trasferimenti correnti; 13,9 per interessi passivi e poco più di 297 mila auro per rimborsi e poste correttive delle entrate. Alla voce altre spese correnti si iscrivono quasi 59 mln di euro. Queste spese correnti di natura straordinaria si riferiscono a tutte quelle spese che non rientrano nella attività ordinaria corrente e ripetitiva del Comune. Tra queste assumono particolare significato i l debiti fuori bilancio.

Debiti fuori bilancio

I debiti fuori bilancio hanno rappresentato e rappresentano un eterno terreno di battaglia (e strumentalizzazione) politica. Sono sempre presenti e sono una consistente parte delle spese. E anche nella redazione di questo Bilancio i Dirigenti dei Settori hanno segnalato la presenza di debiti fuori bilancio da riconoscersi ai sensi dell’art. 194 del D.lgs 267/2000, e per i quali hanno richiesto il relativo finanziamento.

Cifre diverse da Settore a Settore e che vanno dai 1558 euro richiesti dalla Vice segreteria, Appalti e Partecipate (riferiti però al 2020) ai 235 mila euro richiesti dal Settore Ambiente (2021). Tra gli importi più significativi si contano i quasi 133 mila euro richiesti da Cultura e turismo; i 187 mila euro segnalati per Upi, ammodernamento rete idrica e fognaria, sistemi manutentivi ed Erp; e i 50 mila richiesti dal settore Polizia locale e dagli Affari generali.

Fondo crediti di dubbia esigibilità

Il Comune di Reggio Calabria, coerentemente con la sua condizione di Ente sottoposto a procedura di Riequilibrio finanziario, è costretto ad azioni di miglioramento e contenimento/razionalizzazione della spesa.

Le azioni messe in campo dall’Amministrazione, mirano al rispetto delle previsioni riportate nel Piano di riequilibrio finanziario ed a tenere conto dell’incremento della percentuale minima da osservare ai fini del calcolo del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità.

Il nuovo sistema contabile armonizzato prevede la costituzione obbligatoria del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità (FCDE) destinato a coprire l’eventuale mancata riscossione di entrate incerte e di dubbia riscossione. Ogni singola Amministrazione identifica, secondo le proprie criticità di contesto le entrate tributarie ed extra tributarie da garantire tramite la predisposizione del FCDE.

Per quanto riguarda le entrate tributarie sono state individuate dai dirigenti competenti le seguenti entrate che possono dar luogo a crediti di dubbia e difficile esazione: Tari – gettito di competenza e Tari evasione; Imu e Imu evasione.

Per quanto riguarda le entrate extratributarie sono state individuate le seguenti entrate che possono dar luogo a crediti di dubbia e difficile esazione i proventi acquedotto – gettito ordinario; le sanzioni per violazione codice della strada – evasione; i proventi fitti beni comunali: alloggi –gettito ordinario.

Tra gli obiettivi strategici dell’Amministrazione vi è, come specificato nella proposta di documento unico di programmazione in approvazione -DUP 2021-2023 -, l’incremento della velocità di riscossione delle entrate e, conseguentemente, la loro implementazione, anche al fine di contenere l’effetto sul bilancio di previsione del Fondo crediti di dubbia esigibilità