Migranti e Covid in Calabria, Scanzi attacca Santelli: ‘Ennesimo capolavoro’
"A quando il dato degli ebrei? E degli omosessuali? E degli zingari?". Al giornalista più social d'Italia non è passata inosservata la nuova dicitura del bollettino regionale
14 Luglio 2020 - 19:12 | di Eva Curatola
“Qua siamo a livelli elevatissimi: la discriminazione istituzionalizzata”.
Come suo solito, Andrea Scanzi non le manda mai a dire. Le sue frecciatine arrivano sempre puntuali attraverso post e dirette Facebook che, durante il periodo più buio della pandemia, lo hanno reso il giornalista più social d’Italia. Non è un caso se la sua pagina conta più di un milione di like e se i suoi appuntamenti live sono i più seguiti dell’intero Stivale.
“L’ennesimo capolavoro della Regione Calabria a guida Jole Santelli, che – assai genialmente – la maggioranza dei votanti calabresi ha incoronato a gennaio: complimenti! Siamo arrivati al punto che, nei comunicati ufficiali, si distingue tra italiani positivi e migranti positivi”.
Alla prima nota sbagliata, Scanzi non ci pensa due volte a puntare il dito e cercare di fare giustizia. Nonostante il suo bersaglio preferito sia Matteo Salvini, questa volta l’accusa è rivolta a Jole Santelli di Forza Italia, Governatrice della Regione Calabria. La sua colpa? Quella di esser stata troppo ‘precisa’ nella divulgazione dei dati sul Covid. Nel bollettino regionale, infatti, negli ultimi giorno, è comparsa una nuova dicitura “*migranti positivi”. Il numero complessivo dei contagiati da Coronavirus, in Calabria, non comprende gli uomini arrivati a Roccella che, nei giorni scorsi, sono stati sottoposti al tampone e risultati positivi al virus.
“A quando il dato degli ebrei? E degli omosessuali? E degli zingari?” ironizza Scanzi nel suo post Facebook.
“Ma il problema non è neanche la Santelli – conclude il giornalista. Scusatemi, ma ne ho davvero le palle piene di questi alibi sui “politici cattivi” e gli “italiani buoni”. Il problema è chi vota questa gente. Mi spiace (tanto) per chi sogna un paese migliore, ma se nel 2020 voti ancora Forza Italia il problema è enorme. E le speranze nulle”.