Reggina, Inzaghi: 'Nessun summit e niente crisi. Andiamo a Cagliari per comandare'

"Ci è stato chiesto di giocare bene e lo stiamo facendo, di stare lontani dalle zone pericolose ed oggi è così". Aggiornamenti su Obi e Santander

La Reggina punta a riscattare il doppio passo falso contro Parma e Perugia e spera di riprendere il cammino anche in trasferta dove tre sono state in totale le sconfitte. Presenta come sempre il match con il Cagliari il tecnico Inzaghi: “Giochiamo sempre con lo stesso modulo, voglio andare a comandare anche sul campo di una delle squadre più forti della serie B, questa filosofia ci ha portato a determinati risultati. Preferisco fare ventisette tiri e prenderne tre e perdere, piuttosto che essere bombardati. Cagliari, Genoa e Parma non c’entrano con questo torneo, ma vogliamo giocarcela, qualcosa non è andata bene e cerchiamo di migliorare sotto quegli aspetti, magari con un pò più di cattiveria nelle zone più significative del campo. Io sono contento di allenare questo gruppo. Obi è pronto almeno per entrare, non può ancora giocare dall’inizio. Santander non lo forziamo, sta facendo qualche allenamento ma non ci sarà, andrà dentro quando lo vedremo al cento per cento”.

I nostri obiettivi

“Era impensabile non trovare difficoltà, questa squadra è stata brava a trovarne poche fino al momento, il progetto è triennale, l’importante è non esaltarsi quando si vince e deprimersi quando si perde. Se mi avessero detto tutto questo tre mesi addietro non ci avrei creduto. Mi preoccuperei se queste partite, in questo modo, le perdessimo il prossimo anno. Ci è stato chiesto di giocare bene e lo stiamo facendo, di stare lontani dalle zone pericolose ed oggi è così, se poi scriviamo che ci sono dei vertici e che la trasferta di Cagliari è decisiva non vogliamo il bene della Reggina. Accettiamo le critiche costruttive, ma non scrivete di crisi, di summit, remiamo tutti dalla stessa parte. Noi dobbiamo strutturarci ed arrivare in serie A quando saremo pronti, poi se ci arriviamo prima… ma il percorso che dobbiamo fare è stato più volte esposto”.