Commissari Sanità in Calabria: dubbi della CISL sulla legittimità del decreto 434/2024

"Sorgono concreti dubbi e palesi incertezze sulla legittimità del DCA che proroga i commissari delle 4 Aziende Sanitarie calabresi" la nota

Azienda Sanitaria Provinciale Reggio Calabria ASP

Sorgono concreti dubbi e palesi incertezze sulla legittimità del DCA n. 434/2024, che proroga i commissari delle 4 Aziende Sanitarie calabresi (ASP di Catanzaro, Asp di Crotone, GOM di Reggio Calabria e “Dulbecco” di Catanzaro) per 45 giorni, in considerazione della scadenza al 31 dicembre 2024 delle misure straordinarie previste dal Decreto Calabria. Si è aspettato, inspiegabilmente, l’ultimo giorno per cercare di dare una guida alle Aziende dirette da Commissari, alcuni dei quali senza i requisiti previsti dalla normativa statale.

Se il Decreto Calabria è scaduto, si possono “prorogare” misure straordinarie che hanno consentito la nomina di Commissari anche in pensione, come nel caso di Crotone? Sembrerebbe di no.

Nomina o proroga? Un quadro contraddittorio

“Se davvero si trattasse di una proroga, perché si fanno firmare ai predetti Commissari una dichiarazione di inconferibilità e incompatibilità in relazione al perfezionamento della predetta nomina? Da una parte è una proroga e dall’altra è una nomina. Un guazzabuglio surreale!”

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Ancor più contraddittoria è l’approvazione dello schema tipo di addendum contrattuale per regolamentare nel dettaglio i rapporti con i “nominati” Commissari Straordinari, ai quali sarà corrisposto un compenso stabilito dalla normativa regionale per i direttori generali del SSR, ai sensi di quanto previsto dal decreto legge n. 150/2020.

La proroga di 45 giorni trarrebbe fondamento dal Decreto-Legge 16 maggio 1994, n. 293, che prevede come gli organi scaduti possano adottare solo atti di ordinaria amministrazione, nonché atti urgenti e indifferibili, con indicazione specifica dei motivi di urgenza e indifferibilità. Dunque, i Commissari “prorogati” dovranno prestare particolare attenzione nell’adottare atti in questi 45 giorni, per evitare conseguenze, anche sotto il profilo erariale.

Le possibili conseguenze sugli atti di ordinaria amministrazione

Primo fra tutti, resta da chiarire se la nomina o proroga dei Direttori Amministrativi e dei Direttori Sanitari possa rientrare negli atti di ordinaria amministrazione. Sembrerebbe di no. Tali provvedimenti, considerata la totale incertezza e i dubbi sul DCA n. 434/2024 che ha prorogato i Commissari, potrebbero produrre la nullità di tutti gli atti conseguenti.

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È evidente come le contraddizioni giuridiche rilevate dallo stesso DCA possano incidere sui processi decisionali dei “prorogati/nominati” Commissari Straordinari, rischiando di far degenerare, in questi 45 giorni, il sistema e, di riflesso, l’efficienza e la qualità dell’attività assistenziale.

Federazione CISL MEDICI Calabria
Nino Accorinti

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