Reggio, al via i saldi estivi. In Calabria fino a 142 milioni di spesa prevista

Il 65% dei calabresi preferisce i negozi fisici per gli acquisti, contro una media nazionale del 58,2%. Solo il 57% ricorre a saldi pianificati, riducendo l’acquisto impulsivo

Corso Garibaldi

Parte con buone premesse la stagione dei saldi estivi in Calabria. Secondo le stime elaborate dal Centro Studi di Confcommercio Calabria, la propensione all’acquisto nella nostra regione si attesta intorno al 75%, in linea con la media nazionale e in crescita rispetto allo scorso anno.

Il punto di vista delle imprese

L’indagine ha coinvolto un campione significativo di piccole imprese, con un organico tra 0 e 10 dipendenti e da 1 a 5 punti vendita. Tra le aziende partecipanti:

  • 57,1% opera nel settore dell’abbigliamento
  • 42,9% negli accessori
  • 28,6% nelle calzature

(alcune imprese operano in più settori contemporaneamente).

Emergono notevoli segnali di fiducia:

  • Il 72,4% delle imprese prevede un incremento delle vendite rispetto al 2024
  • Il 26,6% teme una diminuzione
  • Nessuna impresa prevede una situazione invariata

I principali fattori che influenzeranno le vendite:

  • Situazione economica generale – 57,1%
  • Miglioramento del marketing – 28,6%
  • Cambiamenti nelle preferenze dei clienti – 14,3%
  • Eventi straordinari – 14,3%
  • Incremento delle vendite online – 14,3%

In termini di sconti iniziali:

  • Il 57,3% applicherà riduzioni tra il 10% e il 30%
  • Il 42,7% offrirà sconti tra il 40% e il 60%

Il comportamento dei consumatori

I saldi si confermano un momento economicamente rilevante sia per famiglie che per imprese. I calabresi si mostrano più attenti alla qualità e alla convenienza, con una spesa media stimata tra i 120 e i 200 euro.

Su una popolazione attiva stimata in circa 1 milione di persone tra i 18 e i 70 anni, si prevede che oltre 750.000 consumatori parteciperanno attivamente alla stagione dei saldi.

Il valore economico complessivo atteso si colloca tra 127 e 142 milioni di euro, così distribuiti:

  • Cosenza – circa 36%
  • Reggio Calabria – circa 33%
  • Catanzaro – circa 19%
  • Vibo Valentia – circa 10%
  • Crotone – circa 8%

Maria Santagada, Direttore di Confcommercio Calabria, commenta:
“Questi numeri confermano un clima di fiducia e una ripresa del potere d’acquisto, seppur con scelte sempre più ponderate. I saldi estivi 2025 segnano un ritorno deciso nei negozi fisici, in particolare nel commercio di prossimità, che continua a rappresentare un punto di riferimento insostituibile per i cittadini. Il dato che ci fa riflettere maggiormente è la crescente attenzione verso i prodotti di marca e di qualità, segno di un consumatore più maturo, consapevole e attento al valore, non solo al prezzo.”

Le categorie più richieste:

  • Abbigliamento – 84%
  • Calzature – 76,8%
  • Accessori e articoli sportivi – in crescita con un +8,3%

Il 65% dei calabresi preferisce i negozi fisici per gli acquisti, contro una media nazionale del 58,2%. Solo il 57% ricorre a saldi pianificati, riducendo l’acquisto impulsivo.

Le dinamiche provinciali

Le dinamiche locali riflettono il legame tra commercio, turismo e demografia:

  • Cosenza e Reggio Calabria si distinguono per il numero di acquirenti attivi e la forza dei centri urbani
  • Vibo Valentia beneficia della stagione turistica, pur avendo una rete commerciale meno strutturata

Il quadro complessivo restituisce una Calabria pronta ad affrontare i saldi con una domanda consistente, orientata alla qualità, alla convenienza e alla fiducia nei punti vendita locali.

Consigli per gli acquisti

  1. Cambi: a discrezione del negoziante, salvo difetti del prodotto (Art. 129 e ss. D.lgs. 206/2005). Per acquisti online, diritto di recesso entro 14 giorni (artt. 52 e ss.).
  2. Prova dei capi: non obbligatoria, a discrezione del negoziante.
  3. Pagamenti: i negozianti devono accettare carte di credito. Favoriti i pagamenti cashless.
  4. Prodotti in saldo: devono essere stagionali o soggetti a rapido deprezzamento.
  5. Prezzi: obbligo di indicare prezzo originale, sconto applicato e prezzo finale. Il prezzo iniziale corrisponde a quello più basso applicato nei 30 giorni precedenti (Art. 17 bis D.Lgs. 206/2005).