Calcio, Buscè: ‘A Reggio serviva pazienza. Foti smantellò la squadra, anche se…’

L'allenatore della Vibonese: "C'erano grandi ambizioni, ma non si può vincere un campionato dopo dieci giornate"


Buscè vola insieme alla sua Vibonese. Squadra costruita con il giusto mix tra calciatori di esperienza e giovani validi, per la disputa di un campionato di vertice, ma certamente non risultava nei pronostici tra le compagini favorite per la vittoria finale. Oggi si ritrova dopo undici giornate, con dieci successi conquistati e quella sconfitta sul campo del Trapani che ha lasciato parecchi rimpianti, non avendo potuto giocare l’intero incontro in parità numerica. Non c’è dubbio che i ragazzi vibonesi giochino il miglior calcio, si presenteranno da secondi in classifica alla sfida di domenica al Granillo contro la LFA Reggio per proseguire il momento positivo. Ai microfoni di Radio Gamma, il tecnico Buscè, ex Reggina, ha parlato della sua breve esperienza in amaranto, questo il passaggio estrapolato:

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Quando arrivai a Reggio c’erano grandi ambizioni, mi ero trasferito con la famiglia, la società aveva allestito una grande squadra e preso un grande allenatore (Novellino). Dopo sei mesi, invece, andai via per trasferirmi al Bologna, dopo dieci giornate non si può pretendere di vincere o perdere un campionato. Penso che a Reggio si potesse aprire un mini ciclo, ma serviva pazienza, mentre dopo tre mesi Foti smantellò la squadra, anche se era l’unico presidente in grado di fare calcio in quel periodo, un presidente alla Zamparini. Sotto la sua gestione a Reggio si è visto calcio vero“.