Calcio: il Catanzaro ha dominato e vinto, ma adesso c’è il serissimo problema dello stadio

Il DG Foresti: "Sarebbe veramente uno smacco, una delusione grandissima per il popolo giallorosso non vedere giocare la propria squadra nel suo stadio"


La grande cavalcata che ha portato il Catanzaro in serie B dopo tantissimi anni di investimenti e speranze. Un campionato stradominato e lo sguardo rivolto al futuro, con un problema che riguarda lo stadio Ceravolo, ritenuto inadeguato per la serie b, così come dichiara il DG Foresti a Gazzetta del Sud:

“I tecnici delle TV e del VAR e la Lega B ci hanno detto che lo stadio non è idoneo alla categoria, ma questo lo sapevamo. E’ una corsa contro il tempo, le chiacchiere stanno a zero. Sono stato con il presidente Noto in tutte le riunioni del Comune, ho trovato gente disponibilissima, ma non basta. Il Ceravolo necessita di tante cose, sarebbe veramente uno smacco, una delusione grandissima per il popolo giallorosso non vedere giocare la propria squadra nel suo stadio 17 anni dopo l’ultima Serie B. Squadra e società rimarranno nella storia, vorremmo ci riuscissero in modo praticamente imbattibile, riscrivendo tutti i record della categoria. Abbiamo costruito una squadra talmente forte che è già competitiva per il piano superiore, anche se arriveranno giocatori di categoria. Entro fine giugno dobbiamo iscriverci al campionato indicando per forza un altro stadio, che non sia quello di Catanzaro, per farci accettare senza riserve. Al Ceravolo non sarà mai possibile eseguire tutti i lavori (campo, illuminazione, altre opere di piccola edilizia ecc.) entro quella data. Volere è potere, se il Comune attua ciò che ha detto finora ci si può riuscire, magari giocando la prima in trasferta e la seconda in casa. Ci fosse bisogno di giocarne una sola in campo neutro non sarà un problema, i tifosi capirebbero. Adeguare lo stadio è fondamentale per l’economia e l’immagine della città: dopo 17 anni tutta Europa ha parlato di noi, quindi gradiremmo evitare figuracce e giocare a Catanzaro. Nella zona dello stadio ci sono pochissime vie di fuga e una viabilità scarsa. Quando la squadra va bene superiamo i 10 mila spettatori, la B gioca spesso di sabato e le difficoltà saranno tante.  Con questi primi 3 milioni di euro il Ceravolo va sistemato e usato dalla prima squadra 2-3 anni in attesa della nuova struttura, ma è chiaro che non debba comunque essere abbandonato: fra settore giovanile e un centro sportivo per tutta la città, avrà sempre la sua importanza e verrebbe usato molto più dei 90′ ogni 15 giorni di oggi”.

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