Calcio, il presidente Di Nunno: ‘Ultimo regalo al Lecco poi sparisco’

"Nessuno mi vuole più e io non voglio più stare qui. Ieri notte mia moglie mi ha detto che parlavo in cinese..."

Presidente Lecco Di Nunno

Ormai se ne parla da tempo. Il miracolo promozione dello scorso anno e le vicende estive che hanno caratterizzato il Lecco sembrano ormai un lontano e sbiadito ricordo. Quella in serie B è stata una stagione da dimenticare per la matricola, immediatamente tornata in Lega Pro con problematiche e contestazioni annesse. Il presidente Di Nunno ha annunciato da tempo di voler cedere, ma al momento poco o nulla si è mosso e così per garantire il futuro alla società ha provveduto ai pagamenti delle scorse mensilità, garantendo pure l’iscrizione. Le sue dichiarazioni a Laprovinciaunicatv.it riprese da tuttoB: “Gli stipendi? Li ho pagati tutti. O meglio tasse e contributi li ho pagati tutti per entrambe le mensilità di marzo e aprile, poi ho pagato tutto marzo. E aprile ho tempo fino al 4 di giugno. Ho sborsato più di un milione di euro e ora mi mancano 400mila euro. Ma l’iscrizione la faccio io. Chi altri se no? Non c’è più tempo, anche se dovesse subentrare qualcuno. Ora che si intesta la società, poi i contratti e fa tutte le scartoffie che servono, chiunque arrivi sarebbe fuori tempo. Per cui me ne sto occupando io e non ci saranno problemi per questo. È l’ultimo regalo che faccio a Lecco, poi scompaio.

Nessuno mi vuole più a Lecco e io non voglio più stare qui. L’iscrizione la farò perché non è in arrivo nessuno e se non la facessi perderei tutto e non posso permetterlo. Aliberti sta cercando soci e sponsor, mi sembra uno serio, ma io non resterò neanche con una quota di minoranza. Ho chiuso con il calcio e anche i miei figli non vogliono più sapere niente di calcio.

“Non è vero che voglio tenermi il Lecco come sento dire, oramai non sono più a Lecco. Ma il Lecco è nei miei sogni nel senso che è continuamente presente nei miei pensieri. Ieri notte mia moglie mi ha detto che parlavo in cinese, anche se non lo conosco. E ho sognato che ero a Chicago, che stavo studiando l’inglese. Oramai il Lecco è diventato un incubo”.

logo community