Operazione Canadian 'Ndrangheta Connection: le accuse per gli indagati

Operazione Canadian 'Ndrangheta Connection, ecco le accuse per gli indagati

RUMBO Santo è stato localizzato in Lussemburgo ed è stato catturato dall’Enfast Team  della Polizia lussemburghese in collaborazione con l’omologo organismo dello S.C.I.P. italiano  (Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia), in esecuzione di un M.A.E. (Mandato di Arresto Europeo) emesso dalla competente Autorità Giudiziaria di Reggio Calabria.

L’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria convalida pienamente l’impianto accusatorio prospettato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria nei confronti dei suindicati 28 soggetti ritenuti elementi di vertice, appartenenti e prestanomi delle ‘ndrine MUIÀ e FIGLIOMENI federate alla potente cosca di ‘ndrangheta COMMISSO di Siderno.

Le attività investigative – condotte con l’ausilio di sofisticate tecniche di intercettazioni telefoniche ed ambientali – hanno portato alla luce le attuali dinamiche criminali che caratterizzano le ‘ndrine MUIA’ e FIGLIOMENI alleate alla cosca COMMISSO operante a Siderno (RC) e in Canada, dove è nota come Siderno Group of Crime.

Le indagini hanno avuto origine dall’omicidio di MUIÀ Carmelo detto “Mino”[1] – assassinato a Siderno (RC) a colpi d’arma da fuoco il 18 gennaio 2018. Costui era ritenuto il luogotenente del boss COMMISSO Giuseppe alias il Mastro ed era collocato al vertice dell’omonima‘ndrina di contrada Ferraro di Siderno.

Dopo l’omicidio, al fine di comprendere le causali che lo avevano determinato, il fratello dell’ucciso, MUIA’ Vincenzo, effettuava una serie di serrati confronti con soggetti vicini agli ambienti della ‘ndrangheta, maturando il convincimento che l’agguato fosse da ricondurre ad una grave azione di rivalsa messa in atto dal rivale SALERNO Vincenzo[2], appartenente all’omonima famiglia che, in passato, spinta da ambizioni autonomistiche, si era scissa dalla cosca madre dei COMMISSO.

Prospettiva che egli considerava in termini concreti, richiamando in alcune conversazioni intercettate le ragioni di un aspro conflitto armato – a cui i MUIA’ stessi avrebbero preso parte – durante il quale furono uccisi anche SALERNO Salvatore[3] ed Agostino[4], fratelli di Vincenzo.

Nel corso di un summit  tenutosi a Siderno (RC) nella primavera del 2018 MUIA’ Vincenzo chiamava a raccolta un nutrito manipolo di fedelissimi, ai cui affidare l’esecuzione di un piano volto ad arginare eventuali mire violente contro la propria famiglia.

Nel contempo, assunto ormai il comando della ‘ndrina di contrada Ferraro, anche attraverso la direzione delle attività commerciali fittiziamente gestite dal fratello, egli avviava un deciso riarmo del gruppo, sollecitando i titolari di una rivendita a rifornirlo di munizioni e provando alcune micidiali armi da guerra.

In tale contesto, nello scorso mese di aprile, MUIÀ Vincenzo – animato dalla volontà di conoscere le reali motivazioni che avevano portato all’omicidio del fratello – e il sodale GREGORACI Giuseppe si recavano a Toronto, dove incontravano i fratelli FIGLIOMENI Cosimo[5] e FIGLIOMENI Angelo[6] detti “i briganti”, entrambi latitanti in Canada in relazione all’operazione della D.D.A. reggina “Acero-Krupi- Connection”.

Gli accertamenti ed approfondimenti investigativi svolti durante la permanenza in Canada  dei due fermati hanno consentito di verificare una serie di contatti con i fratelli FIGLIOMENI  finalizzati ad ottenere una risposta certa sulle ragioni e le responsabilità dell’omicidio di MUIA’ Carmelo, che costoro gli avrebbero effettivamente dato, con una serie però di indicazioni insufficienti per attribuire la piena responsabilità del delitto.

Da quanto emerso è stato possibile tracciare, in linea con le acquisizioni di altri procedimenti definiti della D.D.A. reggina, l’operatività di strutture a carattere intermedio con funzioni di coordinamento e supervisione, quali la “commissione” o “camera di controllo” di Toronto, istituita ed operante nell’ambito del Crimine di Siderno, come articolazione intermedia di ‘ndrangheta distaccata dal mandamento ionico reggino nella macro area ruotante attorno alla Regione dell’Ontario in Canada, ma indissolubilmente legata, in una sorta di “blockchain criminale”, alla provincia di Reggio Calabria.

Nel corso dell’inchiesta, si è avuto modo di cogliere come la ‘ndrangheta sidernese, che da moltissimi anni è insediata in Canada, ha bisogno di ricorrere a strutture di comando sovranazionale al fine di governare al meglio assetti complessi in ambiti territoriali molto distanti dalla casa madre.

Dai colloqui captati è stato, poi, possibile ricostruire la composizione del “crimine di Siderno” – da intendersi quale massima espressione della ‘ndrangheta operante in Canada, a cui è riservata una competenza che in alcuni casi, come quello in esame, può estendersi al verificarsi di fatti riconducibili alle realtà locali della Locride – cui attualmente  sembrano partecipare anche

1.      COMMISSO Francesco[7], alias “u scelto”, latitante in Canada in relazione alle operazioni “La falsa politica” e “Acero Krupy Connection;

2.       FIGLIOMENI Cosimo, sopra citato;

3.      COMMISSO Rocco Remo sopra citato;

4.      un soggetto di nome Filippo, non meglio identificato.

Tali risultanze – di grandissimo rilievo in quanto allargano l’orizzonte delle attuali conoscenze sull’articolata struttura della ‘ndrangheta anche in ambito sovranazionale – permettono di accertare, per la prima volta, che l’articolazione territoriale operante in Canada, riferibile al locale di Siderno, è attualmente governata da un organismo (“il Crimine di Siderno”) composto da una pluralità di soggetti (sopra indicati) che, allo scopo di preservare la sua operatività rispetto alle problematiche connesse alla notoria pressione investigativa operata nei confronti della ‘ndrangheta in territorio italiano, è abilitato a riunirsi ed assumere decisioni anche in territorio estero.

Sostanzialmente può ritenersi che l’organismo decisionale operante in territorio estero è direttamente riferibile alla struttura territoriale operante in Siderno (la Società di Siderno) e, tramite questa, alle strutture di vertice che governano gli ampi assetti organizzativi, in Italia ed all’estero, dell’intera ‘ndrangheta.

Tale conclusione trova conforto negli esiti della presente indagine, ed in particolare in tale ottica deve essere interpretato (peraltro per come dallo stesso affermato) il viaggio in Canada del MUIA’ Vincenzo: esiti, pertanto, che confermano la competenza del predetto organismo canadese in relazione a vicende di rilevanza criminale riferibili al più ampio governo dell’area territoriale di Siderno, le cui notorie e stabili proiezioni estere non sono più solo gestite nella zona di origine ma trovano una nuova, e più efficiente, delocalizzazione operativa in territorio canadese: che si tratti di organismo dalle ampie competenze, delegate dalla casa madre senza rigidi vincoli territoriali, lo si ricava dal fatto che è chiamato ad occuparsi tanto di fatti di grande rilievo (quale l’omicidio di un capo ‘ndrina quale Carmelo MUIÀ) che di vicende apparentemente più banali, quali le mancanze, a cui segue il rimprovero orale verso COMMISSO Francesco inteso “Ciccio di Grazia”, elemento di rilievo del clan COMMISSO, latitante in Canada (operazione “Acero-Krupi-Connection”) a cui si contesta una eccessiva vicinanza, in quel territorio, ad altre cosche di ‘ndrangheta  distinte dalla locale di Siderno.

Quindi, le risultanze investigative consentono in altri termini di affermare che l’organo di governo della locale di Siderno non opera più solo in territorio calabrese (trasmettendo ordini all’estero) ma lo fa direttamente in territorio canadese, all’evidente fine di rendere sempre più efficiente la sua struttura ed efficace l’azione di comando.

La presenza e l’operatività della ‘ndrangheta in Canada è confermata anche da una recente ed innovativa sentenza emessa dalla Corte Superiore di Giustizia dell’Ontario il 28 febbraio 2019, nell’ambito dell’inchiesta denominata “Project Ophenix”, condotta dalla Combined Forces Special Enforcement Unit (CSFEU) di Toronto, con la quale, appunto, la ’ndrangheta è stata riconosciuta, per la prima volta, come un’organizzazione criminale pienamente operante in quel territorio. La citata indagine, svolta grazie al prezioso contributo di un Police Agent infiltrato, che nel 2014 registrò numerosi incontri con importanti esponenti della criminalità italo-canadese, ha permesso di raccogliere validi elementi probatori a carico di URSINO Giuseppe, nato a Gioiosa Ionica (RC) il 12 aprile 1953, il quale è stato condannato a 12 anni e mezzo di carcere per traffico internazionale di stupefacenti e associazione a delinquere.

L’inchiesta condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, tiene conto anche degli esiti di un’efficace attività di cooperazione internazionale tra investigatori della Polizia di Stato (Squadra Mobile di Reggio Calabria e Servizio Centrale Operativo di Roma) e canadesi (York Regional Police di Aurora), operanti sotto le direttive dei magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, d’intesa con il York Region Attorney`s General, al fine di monitorare le proiezioni e le dinamiche criminali delle cosche della ’ndrangheta tradizionalmente attive nello Stato del Nord America.

Nell’ambito dell’inchiesta, grazie all’attività di cooperazione internazionale è stato possibile documentare, con il coordinamento dei magistrati della D.D.A. di Reggio Calabria – attraverso mirati servizi di osservazione effettuati da investigatori canadesi e italiani nel grande Stato nordamericano e scambi di informazioni – aspetti importanti dell’operatività delle ‘ndrine di Siderno (RC) nella “Greater Toronto Area”, dove lo scorso 12 luglio, a conclusione di indagini parallele a quelle svolte a Reggio Calabria, la Polizia Canadese ha arrestato 10 soggetti, tra i quali FIGLIOMENI Angelo classe 1962 inteso u briganti, elemento di spicco della ‘ndrangheta di Siderno (RC) – oggi colpito dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. di Regio Calabria per associazione mafiosa – e sequestrato beni mobili ed immobili, tra cui alcune di auto di lusso e ingenti somme di danaro, per un valore complessivo di circa 23 milioni di dollari, provento di attività delittuose (riciclaggio, usura, gioco d’azzardo).

Particolare rilievo ed efficacia investigativa hanno avuto le risultanze delle due indagini, canadese ed italiana, che, avviate autonomamente, in  maniera completamente distinta dalle diverse Autorità Giudiziarie, ciascuno nei territori di propria competenza, hanno, successivamente, trovato punti di collegamento e convergenze tali da spingere gli investigatori stranieri ad inviare spontaneamente alcune loro risultanze di indagine e ad avviare contatti con gli investigatori italiani.

Le attività di indagine fanno ritenere che le cosche di‘ndrangheta di Siderno (RC) con le loro propaggini oltreoceano, stiano realizzando diversificate attività illecite nella Greater Toronto Area, forti dello stretto legame che unisce tra la Camera di Controllo canadese al Crimine di Siderno.

L’operazione “Canadian ‘ndrangheta connection 2” rappresenta un ulteriore ed importantissimo tassello nell’azione di contrasto al crimine organizzato di matrice calabrese che, ormai da diverso tempo, ha posto le sue radici in vari Stati ed in particolare nella ricca Regione dell’Ontario.