Caso Miramare, Angela Marcianò all'indomani dell'interrogatorio: "Schiena dritta e testa alta. Viva la verità"

Sceglie il maiuscolo Angela Marcianò per le parole 'verità', 'fatti' e 'veri'

Ho risposto alle domande del Pubblico Ministero Walter Ignazitto proprio ieri durante l’udienza nel processo ‘Miramare‘ che la vede già condannata con rito abbreviato.

L’ex assessore comunale ai Lavori Pubblici del Comune di Reggio Calabria Angela Marcianò, come accaduto di recente, affida oggi il suo pensiero a Facebook.

“Ha proprio ragione il Procuratore Gratteri. Più ti affannerai a dire la VERITA’ e più cercheranno il modo per screditarti inventandosi l’inverosimile. Forse non sono ancora così forte come lui che è impermeabile e indifferente alla provocazioni ma certamente anche a me piacciono i FATTI, quelli VERI e come tutta la gente onesta e libera non sono disposta a piegarmi davanti a niente, tantomeno davanti al nulla cosmico di certe “opinioni personali “ da Bar, approssimative e fuorvianti. NON CI POTETE FERMARE IN NESSUN MODO. SCHIENA DRITTA E TESTA ALTA. VIVA LA VERITÀ”.

Sceglie dunque il maiuscolo Angela Marcianò per le parole ‘verità’, ‘fatti’ e ‘veri’.

Durante l’interrogatorio di ieri pomeriggio al Tribunale di Reggio Calabria, durato oltre cinque ore, l’ex assessore ha ribadito la sua contrarietà rispetto all’affidamento diretto del Miramare all’associazione ‘Sottoscala‘ di Paolo Zagarella.

E alla domanda ”erchè l’avrebbero scelta all’interno della squadra Falcomatà?

“C’erano le quote rosa da rispettare, forse hanno guardato all’Università, forse li ha colpiti il fatto che avessi preso parte alla Commissione Gratteri”. Spiega la Marcianò davanti a numerosi assessori comunali tra cui anche il vice Sindaco Neri.

Adesso l’appuntamento slitta al 30 gennaio 2020 con il controesame degli avvocati. Il pensiero della Marcianò, legato alla figura di Gratteri, è chiaro.

Vedremo come finirà…