Caso Reggina: parlano tutti tra possibili scenari, ipotesi azzardate e previsioni

Si sta per entrare nel vivo della questione. Caso Reggina su tutti i giornali nazionali

Il momento difficile in campionato e la concomitante sosta, danno spazio a quelli che sono gli argomenti extra campo che riguardano purtroppo la Reggina. Il percorso rispetto alla richiesta di ristrutturazione del debito al Tribunale di Reggio Calabria, in attesa della sua omologa, ha comportato il mancato pagamento di due scadenze federali, quella del 16 febbraio e dello scorso 16 marzo, ne conseguirà un possibilissimo deferimento con richiesta di penalizzazione. Non si discute d’altro, tra esperti e meno esperti che avanzano ipotesi spesso contrapposte tra di loro tra scenari apocalittici ed altre di buone speranze. In realtà ad oggi la discussione è apertissima e le incertezze sono presenti anche in chi dovrà decidere. Nella giornata di ieri in FIGC si è tenuto un tavolo di confronto prendendo in considerazione la possibilità di un allineamento tra l’ordinamento sportivo ed il Codice della Crisi d’Impresa, “ciò nel rispetto e in adempimento di quanto disciplinato dalla L. 91/1981, che all’art. 12 fissa il principio di sottoposizione delle società a controlli sulla gestione amministrativa al fine di verificarne l’equilibrio finanziario, con lo scopo superiore di garanzia del regolare svolgimento dei campionati”. Una discussione che avrà un seguito e questo potrebbe rappresentare già un buon passo avanti per la Reggina. Nel frattempo si attende il deferimento e la richiesta di penalizzazione, la società amaranto da quel momento preparerà la sua linea difensiva per il dibattimento convinta di poter far valere le proprie ragioni. Il presidente Cardona ha già anticipato che se fosse necessario, si andrà avanti rispetto a tutti quelli che sono i gradi di giudizio, questo significherebbe eventualmente andare oltre la giustizia sportiva per arrivare al Tar e se serve anche al Consiglio di Stato. Conseguenze? La possibile sospensione della post season e l’ennesima estate caldissima alla quale da queste parti ormai ci si è fatta l’abitudine, ma speriamo questo non accada.