Catonateatro, tutto pronto per la 35esima stagione: il cartellone

Il primo agosto il via ufficiale

Tutto pronto per l’edizione numero 35 di Catonateatro.

Un cartellone che quest’anno ha richiesto maggior sforzo e tempo per le dinamiche che si sono sviluppate a seguito dell’emergenza Coronavirus e dei decreti che ne hanno regolamentato il settore. Nonostante le mille difficoltà la Polis Cultura non ha voluto rinunciare anche in questa edizione a spettacoli di grande richiamo, grazie ad artisti del calibro di Massimo Ranieri che hanno deciso di non fermarsi per infondere tanta fiducia e ottimismo agli italiani.

“Catonateatro in questi giorni ha ultimato tutti i lavori per ottemperare alle disposizioni del Governo per le misure di contenimento del virus, la struttura è infatti pronta ad accogliere il pubblico grazie ad una organizzazione in grado di mettere in sicurezza gli ambienti e garantire la massima tranquillità durante le serate”.

Ma ritorniamo alla Stagione.

Si parte l’1 Agosto con uno spettacolo brillante che vede in scena Paolo Conticini e Rocìo Munoz Morales in Parlami d’amore Mariù, commedia musicale omaggio al grande compositore Cesare Andrea Bixio, autore di colonne sonore per film e canzoni immortali: Mamma, Vivere, Violino Tzigano, Tango delle Capinere, Parlami d’amore Mariù, pietre miliari della nostra musica. Il 5 Agosto si continua con lo scoppiettante duo Gianluca Ramazzotti-Antonio Catania ne Il Prestito, una commedia divertente e ricca di gag, che ridicolizza il valore del denaro nella nostra società a dispetto di quello umano e dei rapporti tra le persone.

L’8 e il 9 di Agosto il nuovo spettacolo di Massimo Ranieri, un’artista instancabile, sempre amato dalle grandi platee, che ritorna, dopo il successo di 2 anni fa con Malìa, per festeggiare i 35 anni di Catonateatro. Lo spettacolo sarà in doppia data proprio per accontentare il maggior numero di persone visto che la platea dovrà seguire le normative vigenti per il distanziamento sociale. Un grande ritorno, il 13 Agosto, dopo il sold out al Teatro Cilea e tante richieste inevase, per lo strepitoso Alessandro Siani col suo Felicità Tour – special edition.

E non poteva esserci festa a Catonateatro senza l’amico di sempre, il richiestissimo ed amato Enrico Guarneri che il 18 Agosto porterà in scena lo show Di nuovo insieme con Salvo La Rosa, Vincenzo Volo e Nadia De Luca.

Il finale, 22 Agosto, è un’altra chicca che si aggiunge ad uno dei cartelloni estivi più coraggiosi dell’intera programmazione festivaliera italiana. Il gran finale sarà infatti affidato ad una delle più grandi voci del panorama musicale italiano, Simona Molinari, un’artista completa in grado di cantare qualsiasi genere, dal pop alla lirica passando per lo swing e che nella sua carriera ha collaborato e si è esibita con artisti del calibro di Al Jarreau, Gilberto Gil, Peter Cincotti, Andrea Bocelli, Ornella Vanoni, Renzo Arbore, Massimo Ranieri, Fabrizio Bosso, Franco Cerri, Stefano Di Battista. E’ stata ospite fissa in prime serate Rai 1 nello show di Massimo Ranieri e di Fiorello e a Sanremo più volte, ultima delle quali quest’anno in duetto con Raphael Gualazzi per un omaggio alla grande Mina. Insomma una festa dei 35 anni di tutto rispetto che la Polis Cultura ha voluto offrire al suo pubblico per ripartire con ottimismo e gioia dopo il bruttissimo periodo invernale.

La campagna abbonamenti è già iniziata per gli abbonati della passata stagione, il 9 e 10 potranno essere sottoscritti nuovi abbonamenti e da giorno 11 si darà il via alla vendita dei singoli biglietti. Dal 6 Luglio si aprirà la vendita dei biglietti solo per la seconda serata del concerto di Ranieri.

Anche quest’anno Catonateatro sarà affiancato dal Festival del Cinema mediterraneo Verso Sud, giunto all’undicesima edizione. Una stagione particolare, senza Nicola Petrolino ideatore e anima della rassegna per tutti questi anni.

L’impegno preso è stato di dare continuità alla manifestazione, mantenendo l’organizzazione sempre all’interno della famiglia della Polis Cultura e affidandone la direzione a Luciano Pensabene che di Petrolino ne era il collaboratore.

Tutti i film in programmazione avranno sempre tematiche ed ambientazioni che fanno riferimento al Sud Italia, con incursioni nel Sud del mondo come il Libano del bellissimo Cafarnao che chiuderà la rassegna il 30 Agosto. Durante la serata di apertura del 18 Luglio verrà reso omaggio a Nicola Petrolino e presentato il nuovo premio, che da questa edizione porterà il suo nome e sarà realizzato dal Maestro orafo Michele Affidato, orgoglio calabrese nel mondo, rinomato per la realizzazione del premio del Festival di Sanremo.

Il Premio Verso Sud Nicola Petrolino sarà assegnato quest’anno al regista Mimmo Calopresti per il bellissimo Aspromonte, la terra degli ultimi che vedremo il 16 Agosto alla presenza dell’artista originario di Polistena che tanto ha dato al cinema italiano di questi anni. Si partirà il 18 Luglio con Bangla, David di Donatello all’opera prima per il regista Phaim Bhuiyan, un racconto sugli italiani di seconda generazione, in questo caso bengalesi, con i toni della commedia romantica e un occhio alla questione dell’integrazione fra culture diverse. Stessa linea in Arberìa di Francesca Oliveri con l’attrice Caterina Misasi, una produzione tutta calabrese (Open Fields Productions) ambientata tra le realtà albanesi ai piedi del Parco Nazionale del Pollino, un film che parla di forti legami familiari, di ritorni e dell’eredità culturale di questa minoranza che vive in alcuni piccoli borghi della Calabria e della Basilicata.

L’importanza di questo film è legata soprattutto al fatto di essere forse il primo film che parla della comunità arbëresh in Italia. Come sempre ammireremo scenari meravigliosi di Puglia, Sicilia, Campania, Calabria e seguiremo storie di forti legami, familiari e non (Lucania, terra sangue e magia, Sole, 18 regali con Edoardo Leo e una intensa Vittoria Puccini); delinquenti dal cuore tenero (Il Grande Spirito di e con Sergio Rubini, con un grande Rocco Papaleo, Il ladro di giorni con Riccardo Scamarcio, ma anche Il Sindaco del rione sanità che Mario Martone ha preso da Eduardo e trasposto ai giorni nostri con un grande cast).

La memoria e il ricordo come tratto identitario di una comunità (i già citati Aspromonte e Arberia, o Il Bene mio…), il più volte premiato Martin Eden di Pietro Marcello con Luca Marinelli (Coppa Volpi a Venezia) e commedie sorprendenti come il sardo L’uomo che comprò la Luna.