Cessione quote P&P, zero proposte. Ecco cosa potrà accadere. Intanto il 16 dicembre…
10 Dicembre 2018 - 10:34 | di Michele Favano

Finalmente una squadra che gioca, ben organizzata e soprattutto che vince. Può essere fiero e soddisfatto mister Cevoli per quanto messo in mostra dai suoi ragazzi in terra siciliana, sicuramente questa la migliore prestazione stagionale dal punto di vista tecnico e tattico, dell’attenzione e dell’atteggiamento.
Una Reggina che vince due gare consecutive e si colloca, con una partita ancora da recuperare, ad una sola lunghezza dai play off, ma che per forza di cose deve guardare a quelle che sono le note vicende societarie, quelle che più di ogni altra cosa tengono in apprensione i tifosi. Perché a fronte di un rettangolo di gioco che inizia a regalare le prime soddisfazioni, non si registrano novità su quello riguardante l’aspetto economico.
E’ finita con un nulla di fatto l’invito alla manifestazione di interesse lanciata dalla P&P per la cessione delle proprie quote, che ricordiamo sono dell’86,6% quindi pacchetto di maggioranza. Sei le presentazioni tramite pec, alcune delle quali ritenute non valide, altre che, invece, dopo la visione dei bilanci, non hanno dato seguito ai colloqui e quindi non prodotto alcuna proposta.
Chiaro che la preoccupazione maggiore è quella di capire quale sarà il futuro, o meglio, se un futuro ci sarà. A partire dalle prossime scadenze, quelle del 16 di dicembre con il pagamento degli stipendi e dei contributi. Due mesi addietro le cose non andarono per il verso giusto, si è infatti in attesa del primo deferimento della gestione Praticò, dovuto al mancato versamento della parte contributiva, mai accaduto prima. Il rischio serio, in questo momento, è che il tutto possa ripetersi anche questa volta, anche se ci riferiscono che in sede si stia lavorando alla ricerca di soluzioni.
Torniamo a quello che potrà succedere da adesso in avanti, ricordando che la P&P ha già dichiarato di non voler fare più alcun intervento di ricapitalizzazione. Probabile che a breve vi siano delle novità all’interno della società per ciò che concerne una nuova distribuzione delle cariche, in attesa che diventino ufficiali le dimissioni del presidente Praticò. E’ stata individuata una nuova figura dirigenziale che, insieme a Giuseppe Praticò e tutto lo staff, si dovrà occupare della gestione economica del club e attraverso una serie di strategie, provi a portare a termine la stagione nella maniera meno dolorosa possibile.
Non sarà semplice farlo attraverso l’autogestione, anche e soprattutto per le diverse situazioni pendenti che oggi incombono sulla società, prima in ordine di tempo, quella con l’avvocato Mattia Grassani che ha già presentato oltre alla richiesta di pignoramento per un importo di euro 100mila, anche un’istanza di fallimento. Lo sfoltimento della rosa nel prossimo mercato di gennaio è uno dei passi, con l’intenzione di ridurre il monte ingaggi, la cessione di qualche giocatore già attenzionato da club di categoria superiore, il successivo. Minutaggio e contributi dovrebbero fare il resto.
L’impresa non è di quelle semplici, ma secondo la società l’unica da percorrere, in attesa che qualcosa si muova.
M.F.