Chirurgia vascolare, il dott. Greco a CityNow: "A Reggio una nuova tecnica che evita i viaggi della speranza"

"Reggio è la città dove sono nato e cresciuto e merita una sanità all’altezza", il dott. Greco ci spiega una delle più moderne tecniche endovascolari

Vene varicose, un problema che riguarda circa il 35-40 per cento della popolazione adulta sopra i 35 anni e che cresce con l’età fino a superare il 50 per cento (con una netta prevalenza femminile) dopo il 50esimo anno di età. Un problema che troppo spesso viene affrontato in modo inadeguato.

Finalmente anche a Reggio Calabria è possibile trattare la malattia venosa secondo le più moderne tecniche, al contrario dell’intervento tradizionale di safenectomia. Il dott. Michele Greco, chirurgo vascolare, responsabile della chirurgia venosa della Clinica Villa Aurora, utilizza il Laser, una delle più moderne tecniche endovascolari che semplifica il percorso dei pazienti e ne alleggeriscono il decorso post operatorio.

In questo modo si può dire addio per sempre alle vene varicosesenza sentire dolore e andando incontro a un recupero sempre più rapido. Tutto avviene in regime ambulatoriale e in massima sicurezza, non è necessaria neanche la sedazione. Basta infatti una piccola anestesia locale, talmente leggera da consentire al paziente di continuare a parlare con il chirurgo durante i dieci minuti di durata dell’intervento.

Attualmente in Italia ancora l’80% dei pazienti viene trattato secondo il vecchio intervento di stripping che non viene più consigliato dalle società americane ed inglesi di chirurgia venosa. Anche la scleromousse, tecnica mininvansiva molto di moda per la sua velocità, ha dato scarsi risultati in termini di risultati negli anni, comportando la necessità di ritrattare gli arti operati.

Le tecniche proposte, imparate presso l’Imperial College di Londra durante i suoi studi di specializzazione, sono in linea con le raccomandazioni delle società americane ed inglesi di chirurgia vascolare venosa. Anche in Calabria quindi si può parlare di offerta sanitaria all’avanguardia e che permette ai pazienti calabresi di curarsi senza viaggi della speranza.

«Da quando abbiamo cominciato ad operare – spiega il Dr Greco – siamo stati in grado di attrarre pazienti anche dalla vicina Messina e da altre zone della Sicilia, segno che queste tecniche sono il presente e non se ne può fare a meno. Quella delle vene varicose è una patologia per la quale possono risultare utili alcune azioni di prevenzione. Sedentarietà, sovrappeso, fumo e assenza di pratica sportiva sono fattori che contribuiscono all’insorgere della patologia”.

Ecco perché tenersi in forma, attenti e attivi può aiutare a combattere la malattia varicosa, talvolta favorita da elementi quali la familiarità, il genere (le donne compongono circa l’80 per cento della popolazione colpita dal problema) e l’aver condotto una o più gravidanze. Chi si sottopone all’intervento non sente dolore né prima né dopo l’intervento e, addirittura, può riprendere a camminare sulle proprie gambe già mezzora dopo la sua conclusione. I tempi di recupero sono velocissimi, tali da poter riprendere le normali attività già il giorno stesso dell’intervento.

Il paziente dovrà essere dapprima valutato dal chirurgo che esegue l’opportuna valutazione clinica ed ecografica, dopodiché laddove necessario viene suggerito l’intervento, da eseguire in regime ambulatoriale in convenzione con l’SSN.

In aggiunta al Laser, il dott. Michele Greco utilizza anche la più moderna tra le tecniche endovascolari: il cianoacrilato, una speciale “colla” che chiude per sempre la vena safena, responsabile delle varici e delle relative complicanze.

«Il cianoacrilato rappresenta l’ultima frontiera tra le nuove tecniche che negli ultimi anni sono servite a dire addio per sempre a tagli, suture e fastidi post operatori – spiega il dottor Greco -. L’intervento dura appena cinque minuti, si svolge in modo del tutto indolore e senza necessità di anestesia locale. Oltre a essere sicuro ed efficace come il laser, questo metodo offre al paziente un’immediata ripresa dell’attività, comprese le possibilità di ricominciare subito a guidare, fare sport e mantenere una regolare igiene personale».

Tutte ragioni che lo rendono particolarmente indicato e altrettanto richiesto da soggetti che praticano sport, anche ad alto livello agonistico.

«Spero di poter tornare presto definitivamente a Reggio – prosegue il dott. Greco ai nostri microfoni – Divido il mio tempo tra Torino e la Calabria. Reggio è la città dove sono nato e cresciuto e merita una sanità all’altezza, come tutta la Calabria e il Sud. Solo con impegno e volontà politiche potremo avere il riscatto che tutti aspettiamo da decenni. Le vene varicose affliggono circa un terzo della popolazione mondiale adulta – conclude il dottor Michele Greco – Ecco perché è più che mai necessario affrontare il problema affidandosi a mani esperte e metodi moderni».