Il Circolo Calarco presenta "La barriera"

Mercoledì 14 giugno 2017 h 18.00 presso il Malave

Mercoledì 14 giugno 2017 h 18.00 presso il Malavenda Caffè il Circolo G. Calarco presenta, in prima regionale, “La barriera” ultimo libro di Vins Gallico di recentissima pubblicazione.

Libro molto diverso dal precedenti romanzi del giovane scrittore calabrese, è ambientato in un apocalittico anno 2029 nel quale l’intero bacino del Mediterraneo è nel caos.

La crisi economica, il disordine politico e un dilagante clima di sospetto hanno trasformato il vecchio continente in un luogo insicuro. Solamente la Germania conserva una forma di organizzazione sociale che difende proteggendo il suoi confini dall’ondata di profughi con una barriera impenetrabile e imponendo ai suoi cittadini un identity matrix .codice identificativo simil–tatuaggio per registrare i dati anagrafici di ciascuno e seguirne i movimenti.

Senza quel marchio indelebile sul braccio si è clandestini e, di conseguenza, ricercati. Quel codice è il miraggio di chiunque voglia passare la frontiera, Milo lo sa e parte dal profondo sud convinto di poter ottenere un trapianto di identità veloce e sicuro. Purtroppo non sarà così.

In una Berlino ultimo baluardo dell’Occidente , sotto la vigilanza degli scanner governativi, si sviluppa la narrazione di questo romanzo dalle atmosfere apocalittiche , che lancia un monito contro una profezia che non appare poi così lontana e irrealizzabile.

Vins Gallico è nato nel 1978 a Melito Porto Salvo (RC) e ha vissuto a Reggio Calabria sino ai 18 anni, si è poi trasferito a Roma e ha vissuto per sette anni in Germania. Attualmente vive a Roma dove lavora per L’orma Editore , scrive per il Fatto Quotidiano e fa parte dei Piccoli Maestri.

Ha pubblicato per Rizzoli “Portami rispetto” nel 2010 e “Final cut” (2015) Fandango Editore con il quale è stato finalista al Premio Strega e che è stato opzionato per la realizzazione di una serie Tv.

“La barriera”, è dedicato dall’Autore” ai bambini che costruiranno un futuro abbattendo i muri e ad Aylan e a tutte le vittime delle barriere e dell’idiozia (dis)umana”.