Circoscrizioni a Reggio, si o no? La maggioranza bussa al Governo: ‘Servono i soldi, altrimenti…’

La questione diventa politica, le posizioni si cristallizzano. Il centrodestra punge: 'Falcomatà le ha inserite nel programma, cosa ha fatto di concreto per realizzarle?'

Palazzo San Giorgio Comune Reggio Calabria (1)

È tutta una questione di soldi, il resto è conversazione“, è una delle frasi più celebri del film di Oliver Stone ‘Wall Street‘. E’ una sintesi piuttosto fedele della questione relativa al ripristino delle circoscrizioni a Reggio Calabria, emersa plasticamente dall’ultima seduta della commissione presieduta dal consigliere Giuseppe Marino.

L’audizione del Segretario Generale di Palazzo San Giorgio, la Dott.ssa Antonia Criaco, utile soprattutto per fare il punto della situazione da un punto di vista normativo e burocratico. “Modificare lo statuto e successivamente il regolamento di funzionamento e assegnazione delle funzioni, riducendo da 15 a 5 le circoscrizione. Una volta assegnate, si rinnovano in contemporanea con il rinnovo del consiglio comunale”, quanto espresso dal Segretario Generale del Comune.

Di ‘aspetto cruciale’ ha parlato il presidente di commissione Giuseppe Marino, evidenziando che la volontà di istituire le circoscrizioni è unanime. Termine utilizzato non casualmente dal capogruppo Pd, alla luce delle resistenze datate e chiare del gruppo Red (composto da Carmelo Versace, Filippo Burrone e Nino Castorina) sul tema delle risorse economiche.

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Il nodo dei soldi da reperire, circa 12 milioni e mezzo di euro per una intera legislatura secondo la maggioranza, meno secondo l’opposizione, diventa presto il cuore della seduta, spostando la bilancia verso questioni politiche. Il presidente di commissione Marino ha sollevato la questione economica, ipotizzando un sostegno da parte del Governo.

Maggioranza e opposizione per qualche minuto danno anche una sensazione piacevole e insolita, quasi un miraggio: tutti d’accordo sulla volontà di ripristinare le circoscrizioni, tutti d’accordo sulla volontà di non intaccare il bilancio comunale, tutti d’accordo nel non tagliare i servizi essenziali, già ridotti all’osso in riva allo Stretto.

Tutti d’accordo quindi? Ovviamente no. Il vicesindaco metropolitano Carmelo Versace ha introdotto il pensiero del gruppo Red. ‘Dal Ministero mi aspetto che mi dicano ‘si, le circoscrizioni sono un obbligo di legge, ed ecco le risorse che servono. Confermo quanto detto dal presidente Marino sull’unanimità delle circoscrizioni ma a patto che siano sostenibili, se no è follia pura’, le parole di Versace, dove basta il ‘ma’ per ribadire le differenze di vedute di questi mesi all’interno della maggioranza. Il vicesindaco metropolitano è tornato anche sul tema delle funzioni da assegnare dalla Regione Calabria, ‘una palese violazione di legge’.

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Per l’opposizione, è arrivato il momento che l’amministrazione Falcomatà muova passi concreti, dando seguito a quanto previsto nel mandato elettorale.

“I soldi ci sono ma ovviamente non bastano per tutto, bisogna reperire fondi aggiuntivi”, ha esordito Massimo Ripepi. Per il consigliere di centrodestra “è necessario capire quali passaggi ha fatto l’amministrazione Falcomatà, che da 5 anni dice che ha volontà di realizzarle.

Se non ci sono state interlocuzioni ufficiali con il Governo diventa difficile. in sostanza, cosa è successo dopo l’emendamento Cannizzaro che destinava 700 mila euro all’avvio delle circoscrizioni? Cosa avete fatto per poterle attivare? Se Falcomatà le ha messe nel programma, voleva farle, ma fino a oggi non ha fatto nulla di concreto”, il pensiero di Ripepi.

Anche Demetrio Marino di Fratelli d’Italia ha stuzzicato la maggioranza: ‘Il centrodestra tramite una legge ha inserito 700 mila per il ripristino delle circoscrizioni. Voi invece cosa avete fatto? Nulla’, le parole di Marino.

Nino Castorina si è allineato a quanto espresso da Versace, mettendo dal centro delle necessità i servizi essenziali. “Tutti siamo favorevoli a farle ma a patto che siano sostenibili. La gestione e organizzazione delle circoscrizioni è permanente quindi serve una linea chiara”.

Inutile aspettarsi sostegni dal Governo, il Tuel parla chiaro. Questo il pensiero del consigliere Filippo Burrone del gruppo Red.

“Ho qui davanti il testo del Tue, che sul tema circoscrizioni dice ‘Senza oneri maggiori per lo Stato’. Mi immagino -ironizza- che le altre città come Roma staranno zitte mentre il Governo destina risorse per Reggio Calabria.

Per il gruppo Red non si discute nemmeno se ci sono tagli per i servizi, siamo per le circoscrizioni ma se sono sostenibili, parliamo di circa 12 milioni e mezzo di euro per una legislatura. Siamo rientrati dal piano di riequilibrio dopo 10 anni di lacrime e sangue. E’ nel programma dell’amministrazione comunale ma in una condizione di normalità. I prossimi avranno da gestire una città normale, al contrario nostro”, ha concluso Burrone.

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