Cittanova, sequestrato rifugio abusivo per animali: cani morti in un bidone

Cani tra feci e urine in box improvvisati. Denuncia per maltrattamento e omessa vigilanza

Già ad inizio anno l’Associazione Stop Animal Crimes Italia aveva denunciato la struttura abusiva sita in Cittanova (RC) adibita a canile che venne posta in sequestro il 19 gennaio 2023 dai Carabinieri del NAS. A distanza di 10 mesi un nuovo controllo eseguito dai Carabinieri Forestali ha permesso di rinvenire animali maltrattati, alcuni sarebbero stati ritrovati morti in un bidone.

La struttura era gestita da un Ispettore delle Guardie Zoofile di una nota Associazione locale di Cittanova (RC) che pare avrebbe fatto, più volte, ostruzione a chi voleva vedere i cani e adottarli.

Abbiamo ricevuto segnalazioni, financo da Aosta, di cani ospitati in questa struttura dei quali non venivano date più notizie, per poi scoprire che erano morti.

Depositeremo denuncia-querela per uccisione e maltrattamento di animali contro la guardia zoofila che gestiva la struttura ed altri, e chiederemo all’Autorità Giudiziaria ulteriori accertamenti per verificare se a carico del Comune di Cittanova si configurano responsabilità per omessa vigilanza e concorso omissivo per i delitti sopra descritti.

Pare, infatti, che la struttura fosse stata affidata dal Comune di Cittanova – si ignora a che titolo e con quale modalità – all’Associazione di guardie zoofile (per finalità diverse dallo stallo animali), motivo in forza dell’Ente è tenuto a conoscere le condizioni nelle quali versa la struttura e, pertanto, si deve presumere che sia a conoscenza del fatto che la struttura è stata adibita a canile (i cani ivi ospitati/detenuti sono stati oggetto di post pubblicati sul social network Facebook).

L’Associazione Stop Animal Crimes Italia segnalerà l’accaduto alla Prefettura. Ancora una volta, denunciamo il dilagare e persistere di quel sistema diffuso in tutta Italia – e particolarmente in sud Italia – in cui le Associazioni si sostituiscono ai Comuni inerti nella gestione arbitraria degli animali randagi in strutture abusive (il più delle volte a scopo lucro).

La settimana scorsa, infatti, un’altra struttura abusiva in Taurianova (RC), ispezionata dalle Forze dell’Ordine, è risultata “non a norma” (a causa della reticenza delle Istituzioni) e fuori dal circuito della prescritta gestione del randagismo.

Una situazione quella calabrese, ma anche pugliese, siciliana, campana, ecc… in cui la normativa statale e regionale dettata in materia di tutela benessere animale e lotta al randagismo viene puntualmente disattesa, lasciando spazio ad un clima di anarchia di stampo istituzionale e animalista in merito alla gestione di cani e gatti vaganti, i cui pesantissimi effetti ricadono sullo Stato di diritto, indebolendolo, e sul disconosciuto concetto di tutela degli animali.

Non possiamo che sperare, pur continuando a vigilare, che in questa struttura non vengano più ammassati animali e presenteremo al Sindaco di Cittanova istanza di chiusura della struttura, con contestuale appello alle Forze dell’Ordine e ASL veterinarie affinché si smetta di eseguire controlli e sequestri limitandosi – dinanzi a strutture abusive e fatiscenti – a mere prescrizioni, lasciando gli animali nelle medesime strutture e nelle stesse mani di chi, in nome dell’animalismo, gestisce i randagi senza rispettare le regole dettate in materie.

Purtroppo le guardie zoofile non adempiono ai propri doveri (quello denunciato non è un caso isolato) e, spesso, utilizzano il titolo prefettizio per ragioni personali di qualsivoglia natura.

Per tale ragione chiediamo che le Prefetture e Questure adottino ogni provvedimento necessario a vigilare in materia di guardie zoofile, non concedendo/ritirando i titoli di Polizia alle guardie zoofile laddove non esercitino vigilanza nell’interesse pubblico.