Il Club Manager Praticò su denominazione, marchio e l’intervento di Ferrero
"Noi ci siamo, per rimettere tutto al proprio posto, identità e tradizione"
27 Marzo 2024 - 11:03 | di Michele Favano
In questi giorni si continua a discutere dopo la sentenza della Corte d’Appello sulla Reggina 1914, con la decisione scontata dell’apertura della procedura fallimentare per la società amaranto. Ne abbiamo parlato con il Club Manager della LFA Reggio Calabria Giuseppe Praticò, con riferimento ovviamente a marchi e denominazione:
“Venuta fuori la sentenza sulla Reggina 1914, una volta nominato il curatore, manifesteremo attraverso i consulenti nelle forme di legge il nostro interesse, per l’acquisizione del marchio e il successivo cambio di denominazione, quest’ultimo con una data ben precisa fissata dall’articolo 17 delle NOIF, non oltre il prossimo 5 luglio. Come ripetuto più volte, sono tra gli obiettivi primari della nostra società. Si è costruito un team composto da esperti in materia che lavora da tempo sulle due questioni.
In relazione all’articolo 52 comma 10, sempre delle NOIF, la Federazione ha individuato attraverso l’indicazione del sindaco f.f. Paolo Brunetti, la LFA Reggio Calabria come l’espressione massima del calcio reggino, concedendo la possibilità, vista l’esclusione dal campionato professionistico della Reggina 1914, di iscriversi in sovrannumero attraverso un versamento di 450mila euro, nel massimo campionato dilettantistico. In virtù di questo, riteniamo che la FIGC sia tenuta a tutelare la denominazione Reggina che da 110 anni rappresenta la maggiore espressione calcistica della città, insieme a questo il club, ripeto, è fermamente convinto che l’obiettivo da raggiungere e con forza è l’acquisizione del marchio. Noi ci siamo per rimettere tutto al proprio posto, identità e tradizione“.
Il passaggio su Ferrero
“Non conosco Massimo Ferrero, tuttavia ritengo che la materia calcio a Reggio Calabria vada trattata con il massimo rispetto soprattutto nei confronti di una tifoseria violentata dalle ultime vicende. Ritengo che le dichiarazioni del dottore Ferrero possano generare confusione, deontologicamente non l’ho trovata una cosa corretta nei confronti di chi si è impegnato a far ripartire il calcio nella nostra città. Il marchio ad altri? E’ una ipotesi che non vogliamo prendere in considerazione, visto che la massima espressione calcistica della città, secondo quanto stabilito dalla FIGC e dalle istituzioni cittadine, è rappresentata dalla LFA Reggio Calabria che nell’immediato futuro dovrà chiamarsi Reggina. Ricordo inoltre che nella rovente passata estate, qualcuno aveva proposto l’acquisizione del titolo del Locri per poi cambiare successivamente la denominazione. Non c’è bisogno di ribadire quella che è stata allora la reazione dei tifosi…“.