Johnson & Johnson presto in Italia: come funziona e perchè potrebbe essere una svolta

È il quarto siero anti covid che sbarca in Unione Europea. E' un vaccino monodose e facile da conservare

Arriverà il 16 aprile in Italia il vaccino Johnson & Johnson, già approvato le scorse settimane da Ema e Aifa.

Parliamo del quarto siero anti Covid che sbarca così anche in Europa dopo Pfizer, Moderna e AstraZeneca. In Italia stando agli accordi europei spettano 7,3 milioni di dosi nel secondo trimestre e 15,9 nel terzo.

Approvato già negli Usa, dove l’Fda aveva confermato “la sicurezza e l’efficacia della dose singola del vaccino contro il coronavirus di Johnson & Johnson, in particolare contro i casi gravi”

COME FUNZIONA JOHNSON & JOHNSON

Il vaccino si conserva in normali frigoriferi e non necessita di un richiamo. Potrà essere utilizzato a partire dai 18 anni di età.

Il vaccino Johnson & Johnson potrebbe rappresentare una vera svolta nella campagna vaccinale proprio perché necessita di una sola dose e perché può essere conservato in normali frigoriferi, dettaglio cruciale per rendere la distribuzione più semplice rispetto ai vaccini PfizerBioNTech e Moderna.

Si tratta di un vaccino che utilizza un adenovirus, cioè un virus “del raffreddore” delle scimmie, inattivato, che serve per trasportare nell’organismo le informazioni genetiche utili a sviluppare la difesa contro le spike, ossia le “coroncine” che il virus utilizza per attaccare le cellule.

L’adenovirus trasmette il gene SARS-CoV-2 nelle cellule della persona vaccinata. Le cellule possono quindi utilizzare il gene per produrre la proteina spike. Il sistema immunitario della persona riconoscerà la proteina spike come estranea e produrrà anticorpi e attiverà le cellule T (globuli bianchi) per bersagliarla.

Successivamente, se la persona entra in contatto con il virus SARS-CoV-2, il sistema immunitario della persona riconoscerà la proteina spike sul virus e sarà pronto a difendere il corpo da essa