Reggio, si chiude la mostra MotiON. Il comitato Arcigay: 'Il pride è ogni giorno'

Il Covid ha bloccato il corteo del 2020, ma il Comitato Arcigay I due mari di Reggio Calabria non si è mai fermato

Il cerchio si ‘chiude’. Dopo un mese dall’inaugurazione della personale di fotografia di Bruno Giordano, questa mattina, al palazzo della cultura di Reggio Calabria si è tenuta la conferenza stampa conclusiva dell’evento.

MotiON” era stata inaugurata il 27 giugno, in occasione del 51° anniversario dei moti di Stonewall.

“Una data molto significativa per il nostro movimento – ha spiegato, ai microfoni di CityNow, Michela Calabrò, presidente del Comitato Arcigay ‘I due mari’ di Reggio Calabria. Bruno è un consigliere del nostro direttivo che, per l’occasione, ha indossato i suoi panni da fotografo professionista ed artista racconta alla comunità il pride 2019″.

Quest’anno, a causa del Covid, gran parte delle manifestazioni sono state vietate e, tra queste, c’è anche il corteo arcobaleno che, probabilmente, avrebbe sfilato sul chilometro più bello d’Italia.

“Attraverso i suoi scatti, Bruno ha raccontato non solo il momento del corteo, ma anche la fase organizzativa. Tutto l’impegno e la forza di volontà necessari per creare e far andare bene un evento così importante. Colgo l’occasione per ringraziare le istituzioni – prosegue Michela Calabrò. Innanzitutto il consigliere metropolitano alla cultura, Filippo Quartuccio, ma anche tutta l’amministrazione che, da sempre, ha dimostrato grande attenzione e vicinanza alle nostre tematiche.

Il percorso che abbiamo intrapreso va avanti ormai da anni e non abbiamo alcuna intenzione di fermarci. Continueremo a sensibilizzare la comunità toccando tasti non sempre ‘facili’. Per questo, dico ‘grazie’ a chi ci ha aiutato e sostenuto, non solo come presidente del Comitato, ma come cittadina, come donna e come giovane di questa città. Un grazie a 360°”.

Con la sua presenza costante “I due mari” ha contribuito a formare le coscienze di Reggio Calabria e a fornire un’informazione completa su temi non sempre semplici da trattare.

“Spero che la collaborazione con le istituzioni possa continuare nei mesi a venire. Magari sempre in questo palazzo che offre tantissime possibilità, nonostante le difficoltà economiche. Il palazzo Crupi richiede una grande manutenzione ed importanti investimenti, nonostante ciò è riuscito a diventare un nuovo polo culturale della nostra città”.

Alla conferenza stampa di chiusura di MotiOn hanno partecipato anche il fotografo Bruno Giordano ed il consigliere metropolitano delegato alla cultura, Filippo Quartuccio.

“Ringrazio Bruno, professionista ed amico, che si spende a livello associativo in tanti settori. Lo ringrazio perchè ha compiuto tanti sforzi per ‘MotiON’. Sono certo che ci sarà modo di vedere i suoi lavori ancora nel prossimo futuro”.

Lo stesso artista ha raccontato il suo lavoro:

“Per me è stato un vero onore. Ho partecipato al pride ed, allo stesso tempo, ho avuto l’onore di illustrarlo attraverso la fotografia. Posso dire che il 27 luglio dello scorso anno e nei mesi precedenti ho sentito davvero, attorno alla nostra associazione, l’abbraccio della comunità. Tantissimi cittadini e associazioni si sono avvicinati a noi, hanno condiviso i nostri obiettivi, i nostri valori ed hanno partecipato alla nostra gioia”.

E sono proprio queste sensazione che Bruno ha racchiuso nei suoi scatti, l’esplosione di festa e la felicità di essere ‘insieme’ in questo viaggio.

“Questo è uno dei lavori a cui sono più legato – spiega ancora. Tecnicamente non sarà uno dei migliori, ma la fatica ed il risultato ne fanno uno dei più simbolici”.

Nonostante la ‘pausa’ per il 2020, gli esponenti del Comitato Arcigay assicurano che il loro lavoro non finisce qui:

“Per noi, il pride è ogni giorno”.