Comparto 6 Arghillà, Brunetti in Commissione: ‘Ogni persona fragile avrà una sistemazione adeguata’

"Stiamo lavorando - ha garantito il vicesindaco - con i Servizi sociali, con la regia della Prefettura, per trovare una sistemazione nelle strutture o negli alloggi in dotazione al Comune"

Arghillà (2)

La vicenda degli abitanti del Comparto 6 del quartiere Arghillà è stata al centro di una riunione della V Commissione consiliare (Politiche sociali e della salute, sanità, politiche abitative) presieduta da Giovanni Latella. Nel corso della seduta si è svolta l’audizione del vicesindaco Paolo Brunetti che, tra le altre, detiene anche la delega all’Edilizia residenziale pubblica.

Brunetti ha ripercorso la storia del Comparto 6, di proprietà dell’Aterp (l’ente regionale per l’edilizia residenziale pubblica), che «non è mai stato collaudato e i cui alloggi non sono mai stati consegnati ma sono stati occupati abusivamente». Quando l’Aterp ha segnalato che l’immobile non era a norma né dal punto di vista statico né tantomeno per l’impiantistica e le utenze, la Prefettura si è attivata per intervenire e risolvere il problema.

«Nelle varie riunioni tenutesi in Prefettura da novembre ad oggi – ha proseguito il vicesindaco – si è giunti alla conclusione che l’immobile andasse sgomberato. Ci si è dunque adoperati per fare un censimento e un’attività di monitoraggio con i Servizi sociali per approfondire le condizioni dei nuclei familiari e dei singoli occupanti sine titulo. Si è poi partiti con la notifica degli atti di sgombero derivanti dall’ordinanza che la legge demanda al sindaco e, circa un mese fa, c’è stata la prima operazione interforze di polizia per sigillare gli immobili in cui non erano presenti occupanti».

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Brunetti ha poi fatto riferimento al secondo intervento interforze eseguito nelle scorse ore e mirato a sgomberare altri immobili «che nel frattempo – ha specificato – erano stati già liberati da occupanti non residenti a Reggio che si sono spostati autonomamente». Il vicesindaco ha aggiunto di non avere ancora dati specifici a disposizione sull’ultima operazione, ma ha dato garanzie rispetto alla disponibilità del Comune di «trovare una sistemazione alloggiativa adeguata per ogni soggetto vulnerabile» attraverso «il collocamento in strutture o, laddove ci fosse necessità per i nuclei familiari, negli alloggi in dotazione al Comune per l’emergenza abitativa».

«È chiaro – ha concluso Brunetti – che si tratta di un percorso lungo perché erano oltre 100 gli alloggi occupati. Abbiamo chiesto anche all’Aterp se ci fosse la possibilità di mettere a disposizione qualche alloggio ma ci è stato risposto che al momento non c’è la disponibilità. Il Comune si sta comunque adoperando con i Servizi sociali, con la regia della Prefettura, per trovare le soluzioni adeguate soprattutto per i soggetti fragili, che sono circa il 20% degli occupanti. Stiamo recependo anche le segnalazioni giunte dalle associazioni attive nel quartiere. Il loro aiuto in questo senso è determinante».