Comunali Reggio, Tortorella rimane in campo: 'Ma disponibile fino alla fine a creare un Polo civico’

Neanche il nome di Tonino Perna, caldeggiato dal Laboratorio politico Patto civico, ha convinto alcuni candidati al passo indietro

“Verso questa città, se si vuole amarla e servirla, va anche fatto un passo chiaro. Cioè, non si può dire che si ama e si serve senza dimostrare che lo si vuole veramente fare. Va fatto anche con passi indietro, con sacrifici, ma mai con rinunce. E il Laboratorio Patto Civico non rinuncerà a lavorare per le elezioni perché è un lavoro che è iniziato da troppo tempo e con tali caratteristiche che non possiamo negare ai cittadini, che in buona fede credono in noi, la certezza che andremo avanti. Faremo una campagna elettorale gioiosa, perché la politica è gioia, non è tristezza. Forse tristezza è guardare alle sue sacche ferite, ai diritti mancati, ai servizi non garantiti, ma la politica deve essere gioia, sfida, proporre qualcosa di nuovo alla città, dove la continuità del vecchio che viene garantita dalla scelta dei grandi partiti non ci dà certezze per il futuro”.

Maria Laura Tortorella conferma il suo impegno e la sua candidatura a sindaco. Un atto dovuto, nei confronti dei cittadini e del Laboratorio politico Patto civico che la sostiene convintamente.

Il tentativo di mettere assieme i candidati civici in campo, annunciato nello scorso fine settimana, insieme al ritiro della propria candidatura, non è andato a buon fine. E lei che fa? Tira fuori la grinta e non tradendo il proprio credo – “questa città – dice – ha bisogno di dialogo e coesione” – rilancia: “Rimaniamo in campo, ma disponibili fino alla fine a creare un polo civico unico e coeso”. Anche perché, aggiunge:

“Ci rendiamo conto che il sindaco di Reggio Calabria, oggi, non è un mestiere che può essere abbracciato da chiunque, e non è che si può fare solo per capacità valoriale e storie credibili. È un mestiere che implica anche competenze precise e dirette nell’ambito della gestione della pubblica amministrazione e degli enti locali in particolare, perché chiederà alla squadra di governo che andrà a gestire un’attenzione massima per risolvere i problemi che ha la città di Reggio”.

Insieme a Patrizia Labate, giornalista e membro attivo del Patto, e a Salvatore Silivestro, già consigliere comunale con “Insieme per la città” nell’era targata Italo Falcomatà, ribadisce il concetto a chiare lettere spiegando che la proposta era rivolta a tutti i candidati in campo, ma anche che solo il M5S con Fabio Foti, e La Strada, con Saverio Pazzano, hanno fatto sapere la loro posizione. E se i pentastellati hanno confermato la loro idea circa la necessità di mettere in piedi un Polo civico, Saverio Pazzano ha fatto sapere che ormai per lui il tentativo è fuori tempo massimo.

Patto civico – ha poi detto Patrizia Labate – aveva caldeggiato il nome di Tonino Perna per guidare l’eventuale Polo civico. Ma neanche questo è bastato.

“La candidatura di Maria Laura nasce da un percorso molto serio che abbiamo fatto dentro la città. In funzione Polo civico, abbiamo rinunciato con molta sofferenza alla sua candidatura, e non solo per le competenze che ha, ma anche perché era una candidata sindaco donna che poteva dare qualcosa in più alla città. La scelta, ripeto sofferta, era stata fatta per evitare una eccessiva frammentazione che sicuramente non è un bene per la città. Un passo indietro guardando alla città, nel segno dell’unità”.

C’è rammarico insomma. Il messaggio non sembra essere stato recepito per ora dal resto dei candidati che comunque continuano nel valzer degli incontri privati.

Il nome, certamente di peso, di Perna non era stato fatto pubblicamente proprio per non accentrare sul nome del candidato la scelta di aderire o meno all’eventuale nascituro polo civico.

“Ci sono tante persone serie che potevano farlo, è chiaro – sottolinea Tortorella -. Quella è la proposta del Laboratorio. Perché l’idea centrale è quella di un programma comune per il bene della città, costituendo un unico Polo con un candidato terzo, in maniera da consentire che l’individualità di tutte le realtà possa essere rispettata lavorando insieme. Questa è la bellezza della proposta”.

“Ecco perché è stata una scelta significativa per noi perché la sofferenza di un piccolo passo indietro era altamente compensata dall’entusiasmo di una proposta nuova, condivisa, davanti alla quale accettavamo di camminare insieme agli altri pur nelle differenze che ognuno di noi ha, perché siamo contesti diversi, e ogni lista civica ha idee diverse. Infatti non ci si ritrova sulle ideologie che continuano a rimanere profondamente diverse, ma su degli obiettivi programmatici per il bene di una città che sta andando a toccare livelli minimali, davanti ai quali i maggiori partiti sono riusciti a offrire solo due possibilità: La prima con un Pd in assoluta continuità, cioè non capace di fare un esame della situazione della città delle difficoltà e dall’altra parte una destra storica che ha chiesto alla Lega di governare una città sapendo quanto la città stessa sia distante da determinati valori”.

Tortorella chiarisce infine:

“Ma io non sono contro i partiti. Secondo me sono una istituzione importantissima nella società, delegabile, ma ritengo che nella città di Reggio Calabria, e in questa tornata elettorale, i partiti debbano riflettere molto sulle proposte che hanno avanzato ai cittadini e questi ultimi dal loro canto debbano riflettere con ancora più attenzione a chi dare il voto, perché se le cose non vanno bene noi cittadini le possiamo cambiare, con le elezioni, dove un voto vale un voto. Reggio è una città che deve rinascere dalle macerie, e proprio per questo che noi crediamo nella democrazia partecipata, perché vogliamo che siano i cittadini ad entrare al Comune. E i cittadini non devono avere degli strumenti solo sulla carta”.