Comune Motta S. G., il ‘no’ alla decadenza di Gattuso non ferma la De Lorenzo: ‘Procederò comunque’

La prima dei non eletti non si arrende nonostante il voto del Consiglio comunale: avanzata richiesta di accesso agli atti

Surroga si, surroga no. Non si arrende, e annuncia battaglia, l’architetto Rita De Lorenzo, al verdetto del Consiglio comunale di Motta San Giovanni che nella seduta del 28 gennaio scorso ha respinto la richiesta di decadenza nei confronti di Giovanni Gattuso, accogliendo (a maggioranza, e con l’astensione della minoranza), contestualmente, le contro deduzioni presentate dallo stesso consigliere comunale.

Il caso Gattuso

Tutto nasce da una serie di assenze, consecutive, da parte di Giovanni Gattuso dal civico consesso. Da qui era partita la crociata dell’architetto De Lorenzo che, candidata con l’attuale maggioranza nella lista “La Città che Vogliamo” a sostegno del Sindaco Giovanni Verduci, è risultata la prima dei non eletti. La sua battaglia affonda le ragioni nell’art. 48, c. 7 dello Statuto Comunale che disciplina proprio l’istituto della decadenza, e la stessa De Lorenzo ha dato mandato ai propri legali per tutelare la sua posizione. Prima a novembre, e poi a dicembre, con due distinte pec la De Lorenzo ha posto il caso tanto al sindaco quanto al presidente del Consiglio comunale e al segretario comunale, ai quali è stata recapitata anche una diffida.

La De Lorenzo ha lamentato, anche a mezzo stampa, il silenzio assordante seguito alle sue segnalazioni parlando di “palese violazione” dei diritti da lei acquisiti.

Nel frattempo il Presidente del Consiglio comunale Beniamino Mallamaci ha invitato Gattuso a spiegare i motivi delle sue assenze.

La difesa di Gattuso

La questione è dunque arrivata in Consiglio lo scorso 28 gennaio, e il consigliere Gattuso ha offerto una sua spiegazione alle assenze consecutive:

“Si rappresenta – si legge nel documento – che non ho potuto prendere parte ai lavori consiliari in ragione della patologia cronica che da anni mi affligge, come da separata documentazione medica che ne accerta la sussistenza. Tale patologia, in concomitanza dell’emergenza epidemiologica del Covid-19, mi ha imposto a tenere una necessitata condotta di vita relazionale informata al rispetto di modelli comportamentali dettati al riguardo dall’Oms. Non appena le autorità sanitarie e governative hanno allentato le misure di prevenzione, ho valutato l’opportunità di prendere parte alla riunione del Consiglio comunale del 28 agosto 2020”.

Al momento della votazione, lo stesso Gattuso si è allontanato dall’aula, mentre la maggioranza ha votato compattamente per respingere la decadenza. Tutti eccetto il vicesindaco Rocco Campolo che non ha preso parte alla discussione. Il sindaco Verduci, da parte sua, ha invece sottolineato la bontà del percorso intrapreso dall’amministrazione per sbrogliare la matassa, confortato – ha detto – dal parere del segretario generale dell’Ente.

De Lorenzo non ci sta

La De Lorenzo non alza però bandiera bianca e fa sapere di aver già inviato in data 29 gennaio al Sindaco del Comune di Motta San Giovanni, Giovanni Verduci, al Presidente del Consiglio Comunale, Beniamino Mallamaci, ed al Segretario Comunale, esplicita richiesta di accesso agli atti chiedendo in particolare, oltre l’estratto del Verbale del Consiglio Comunale del Comune di Motta San Giovanni del 28 gennaio (punto 6), anche le contro deduzioni presentate dal Consigliere Comunale Giovanni Gattuso, nonché le giustificazioni presentate dallo stesso relativamente alle tre assenze consecutive (sedute del 31.01.2020, del 29.06.2020 e del 5.08.2020) nell’ambito del procedimento di decadenza.

Definendo poi “incomprensibile” l’atteggiamento del Sindaco e del Presidente del Consiglio che invece di convocare il Consiglio Comunale con all’Ordine del giorno la decadenza dalla carica di Consigliere di Gattuso ha continuato a “tergiversare” nel tentativo di prendere tempo chiedendo a posteriori al Consigliere, le pezze giustificative.

“Ho dato mandato ai miei Legali di procedere comunque, nei tempi previsti dalla Legge, a prescindere dal ricevimento degli atti da me richiesti. Sono proprio tali tipologie di atteggiamento, ormai diventate quasi di moda in alcune amministrazioni locali, che mi hanno spinta a candidarmi. Il contrasto alle regole di ‘palazzo’, la ricerca della trasparenza unitamente alla volontà di partecipare attivamente alla vita pubblica della mia collettività, per una buona Amministrazione, sono stati i principi ispiratori della mia candidatura’.