Rientro Falcomatà, il sindaco tira le orecchie alla giunta: 'Così non va bene'

Ciclovia di Pentimele e ritardi nell'inaugurazione della piazza di Condera, il sindaco ai suoi: 'I reggini non meritano questo'

Ad una settimana dal rientro, Giuseppe Falcomatà è alla ricerca dello spartito giusto per far suonare una musica diversa ai suoi musicisti. Nelle ultime 48 ore, due episodi hanno irritato il primo cittadino: i ritardi nell’inaugurazione di piazza Condera e il caso ciclovia di Pentimele, che ha scatenato polemiche sui social per un avvio dei lavori quantomeno discutibile.

Nel primo caso, l’assenza di alcuni elementi (tra questi le telecamera di sorveglianza e le panchine) ha impedito di far svolgere una inaugurazione fissata da settimane. Per quanto concerne la ciclovia di Pentimele, l’amministrazione comunale ha assicurato che si tratta di un lavoro ancora parziale, che necessita di una serie di interventi. Tra questi l’installazione dei new jersey e l’ultimazione della segnaletica orizzontale e verticale.

In particolare quella iniziale ‘pennellata rossa’ associata all’assenza di segnali in un cantiere ancora ‘work in progress’ ha disorientato giustamente i cittadini che hanno subito puntato il dito contro l’amministrazione.

Due campanelli d’allarme, Condera e Pentimele, per il sindaco, evidentemente insoddisfatto da questo avvio di terzo tempo. Per queste ragioni, secondo quanto raccolto Falcomatà (attraverso il gruppo di maggioranza) ha tirato le orecchie ai suoi, evidenziando che non è questo l’approccio auspicato per il ‘nuovo inizio’ che ha assicurato alla città.

Il primo cittadino, con un messaggio dai toni equilibrati ma decisi, ha chiesto un’attenzione maggiore così da evitare di dare ragione a chi critica, parlando di superficialità e mancata attività di controllo rispetto ai due episodi delle ultime 48 ore. Un segnale chiaro ed inequivocabile quello di Falcomatà, intenzionato con i fatti a dare seguito alle prime dichiarazioni rilasciate dopo la sentenza di assoluzione e il rientro a Palazzo San Giorgio.

Un messaggio inviato alla sua maggioranza e in particolare alla giunta, quest’ultima sotto pressione e con l’incertezza legata alle scelte di Falcomatà per la composizione del nuovo esecutivo. Il primo cittadino ha affermato di non avere fretta, il tempo però corre e difficilmente si potrà andare oltre metà novembre per l’ufficialità della nuova giunta.

Il richiamo di Falcomatà alla giunta potrà non essere un indizio esplicito rispetto alla volontà di procedere con un rimpasto importante dell’esecutivo, ma rischia di assomigliargli parecchio. Gli equilibri a Palazzo San Giorgio rimangono sottili e qualche frizione inizia a palesarsi tra i corridoi, in attesa di capire le evoluzioni del Falcomatà-ter e sapere quanti esponenti della giunta saluteranno l’amministrazione.

Il primo cittadino però sembra non voler accettare compromessi e ha in mente un solo obiettivo: invertire la rotta e mettere in campo gli strumenti ideali, attraverso le proprie scelte, per concretizzare il ‘nuovo inizio’.